I nuovi concorsi scuola annuali saranno alla base del reclutamento dei docenti. Tutti dovranno risultare vincitori di concorso per essere assunti, anche coloro che partecipano alla fase transitoria fino al 2024. Per partecipare al concorso sarà indispensabile possedere il titolo di accesso. Ma vi sarà un percorso diverso per vincitori abilitati e non abilitati.
Concorsi scuola: articolazione
Il concorso scuola si articola in due prove, la valutazione titoli e la graduatoria di merito.
- prova scritta: consiste in quesiti a risposta multipla, o in una prova strutturata sino al 31 dicembre 2024, e con più quesiti a risposta aperta a partire dal 1° gennaio 2025.
- prova orale: accerta, oltre alle conoscenze disciplinari, le competenze didattiche e le
capacità e l’attitudine all’insegnamento anche attraverso un test specifico; - valutazione dei titoli;
- graduatoria di merito, in base ai punteggi ottenuti nella prova scritta, nella prova orale e nella valutazione dei titoli, nel limite dei posti messi a bando.
Graduatoria di merito
Le graduatorie di merito comprenderanno solo i vincitori di concorso (esclusi gli idonei) e saranno due: una per gli abilitati e una per chi deve ancora conseguire l’abilitazione.
- vincitori che hanno partecipato con il titolo di studio + l’abilitazione;
- i vincitori che devono ancora conseguire l’abilitazione (chi partecipa con titolo di studio + 30 CFU e chi partecipa con titolo di studio + tre anni di servizio).
Come avvengono le assunzioni
Come saranno assunti i vincitori di concorso? Il percorso sarà distinto in base alle graduatorie di merito, ovvero chi è abilitato e chi no.
- chi possiede l’abilitazione, viene assunto con contratto a tempo indeterminato dalla relativa GM e inizia l’anno di prova;
- chi non è ancora abilitato, viene assunto con contratto di supplenza annuale dalla relativa GM; nel corso di quest’anno di supplenza consegue l’abilitazione tramite i 30 CFU/CFA mancanti. Solo dopo aver ottenuto l’abilitazione, il docente potrà essere immesso in ruolo.
NB: Gli abilitati sono assunti con priorità rispetto ai non abilitati. Inoltre, chi non possiede l’abilitazione viene assunto in servizio solo se residuano posti vacanti e disponibili, nel limite delle assunzioni annuali autorizzate.
Il decreto n. 36/2022 deve ancora seguire l’iter di approvazione parlamentare. Ciò significa che potenzialmente potrebbe essere modificato.