Ci sono ancora proteste per l’uso delle mascherine in classe: il governo, pur prevedendo il graduale rallentamento delle misure anti Covid, non ha rimosso l’obbligo dei dispositivi di protezione a scuola. Tutti gli studenti, insegnanti e il personale ATA deve pertanto indossarle fino alla fine delle attività didattiche: fino a questo momento, a nulla sono servite le richieste delle famiglie. Il Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso ritorna sulla questione, prendendo posizione contro le decisioni del governo. E il Ministro Roberto Speranza gli risponde.
Continua la protesta verso l’uso delle mascherine in classe
Con la fine dello stato di emergenza e le misure adottate dal 1° maggio, il governo del premier Draghi ha predisposto un rallentamento progressivo e generale sulle disposizioni anti Covid: in ambito scolastico, si sono individuati altri parametri che di fatto hanno limitato di molto il ricorso alla didattica a distanza, ma per quanto riguarda l’uso delle mascherine in classe ha preferito la via della prudenza, mantenendo l’obbligo di fatto fino a giugno.
Ad opporsi sono stati e sono in molti, in primo luogo gli studenti supportati dalle proprie famiglie: come abbiamo visto, in queste ultime settimane si sta assistendo all’esplodere di un mascherina-bombing in varie città italiane, come Milano, nel bolognese, a Trento e a Bolzano. Anche il Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso ritorna sul problema, chiedendo esplicitamente di sospendere l’obbligo dei dispositivi di protezione.
Per Sasso c’è troppo caldo per usare le mascherine
“Rimuovere l’obbligo di indossare la mascherina nelle aule scolastiche” è la richiesta di Rossano Sasso. “Una richiesta che mi è arrivata anche da tante famiglie, che ci sollecitano ad adottare una misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico”, ha affermato all’Ansa.
“È ormai dimostrato che a scuola il rischio di contagio riguarda soprattutto le fasi di entrata e di uscita, non certo quando gli studenti sono seduti ognuno al proprio posto” continua a sostenere Sasso, che propone di limitare l’uso delle mascherine in classe “solo a quando ci si alza dal banco e si circola nei corridoi”. Il Sottosegretario si è appellato alle autorità sanitarie e al Ministro della Salute Roberto Speranza per rimuovere al più presto l’obbligo, considerando il miglioramento dell’andamento epidemiologico e l’impennata improvvisa delle temperature, soprattutto nelle scuole del Sud. In molti contesti, infatti, già a metà maggio fa troppo caldo, e si raggiungono anche i 30°, situazione in cui è molto difficile indossare per 5-6 ore la mascherina.
La risposta del Ministro Speranza
“Sono valutazioni che deve fare la nostra comunità scientifica. Non sono mai state scelte politiche, sono scelte tecniche che si devono valutare in quanto tali” ha replicato il Ministro della Salute Roberto Speranza durante una visita a Genova, e rispondendo alla richiesta del Sottosegretario leghista.