Dichiarazione dei redditi: come detrarre le spese scolastiche e universitarie nel modello 730. Vediamo quali sono tutte le novità a riguardo, quali documenti presentare, come ottenere il rimborso Irpef e qual è il limite massimo da non superare.
Dichiarazione dei redditi: spese scolastiche e universitarie detraibili
Come sappiamo, in sede di dichiarazione dei redditi sarà possibile per alcuni contribuenti beneficiare delle detrazioni previste per le spese scolastiche e universitarie. In particolare, con il modello 730 riservato a lavoratori dipendenti e pensionati si potrà ottenere il rimborso Irpef per le spese sostenute per ogni studente a carico dall’asilo fino all’università.
Si ricorda, inoltre, che per ottenere l’agevolazione bisognerà aver effettuato i pagamenti con mezzi tracciabili, come ad esempio carte di credito e bancomat, fino al raggiungimento del tetto massimo di 800 euro.
Ma vediamo ora più nel dettaglio quali sono le spese detraibili:
- costi sostenuti per la frequenza di asilo nido, scuole d’infanzia, scuole elementari, medie e scuole secondarie;
- costi per università e corsi di specializzazione in Atenei pubblici o privati.
In più, a questo elenco si aggiungono anche:
- il servizio di mensa scolastica;
- la tassa di iscrizione e frequenza;
- le gite scolastiche;
- i contributi volontari;
- l’assistenza al pasto.
Documenti da presentare
Per quanto riguarda, invece, la documentazione da conservare e presentare al momento della dichiarazione dei redditi è necessario essere in possesso delle prove dell’avvenuto pagamento con mezzi tracciabili.
Nello specifico, per le spese universitarie sarà indispensabile tenere da parte le fatture relative a:
- tasse di immatricolazione e iscrizione;
- soprattasse per esami di profitto e laurea;
- eventuale partecipazione a test d’ingresso;
- tirocini formativi attivi.