ape sociale
Cartello

Quanti anni di contributi servono per poter beneficiare dell’Ape sociale? Tale misura permette, di fatto, agli aventi diritto di lasciare il mondo del lavoro in anticipo all’età di 63 anni. Il requisito contributivo, invece, può variare a seconda della categoria professionale a cui si appartiene.

Che cos’è e come funziona

L’Ape sociale, in realtà, non è un vero e proprio trattamento pensionistico. Di fatto, si tratta di un sussidio di tipo economico elargito dall’Inps sulla base dei contributi versati da un lavoratore e che funge da ‘ponte’ fino al raggiungimento dell’età per la pensione.

Per poterne beneficiare è necessario essere in possesso di determinati requisiti. Innanzitutto, occorre avere 63 anni di età. In secondo luogo, è una misura rivolta ai seguenti soggetti:

  • coloro che si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del contratto;
  • caregiver che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave;
  • coloro che hanno una disabilità pari o superiore al 74%;
  • i lavoratori che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci o da almeno sei negli ultimi sette mansioni gravose.

A tutto ciò si aggiunge, inoltre, il requisito contributivo che può cambiare a seconda della categoria lavorativa.

Quanti contributi servono per beneficiare dell’Ape sociale?

Al di là dei requisiti sopra elencati, per poter beneficiare dell’Ape sociale è necessario essere in possesso anche di requisiti contributivi ben precisi e che possono variare da mansione a mansione.

In particolare, devono aver maturato una contribuzione pari a:

  • 30 anni i disoccupati, i caregiver ed i soggetti con disabilità gravi;
  • 36 anni i lavoratori gravosi.

Per quanto riguarda, infine, i lavoratori edili, benché già rientranti da tempo nel novero delle categorie gravose, a partire dal 2022 sono andati incontro ad un ulteriore abbassamento del requisito contributivo, passando dai 36 ai 32 anni.