Quella del rinnovo del contratto scuola, resta una questione bollente. Come sappiamo, in questi giorni si sono riaperte le trattative tra i sindacati e l’ARAN, ma i lavori sono lunghi e docenti, personale ATA ed educativo non possono attendere ancora dovendo fare i conti con un’inflazione che continua ad incalzare. Per questi motivi il sindacato ANIEF propone di realizzare subito una ‘trattativa lampo’, che possa quantomeno far recuperare gli arretrati e gli aumenti previsti dal CCNL 2019/21.
Per L’ANIEF occorre una trattativa lampo sul contratto scuola
Il 17 maggio scorso è partito il confronto tra sigle sindacali e Aran per il rinnovo del contratto scuola relativo al biennio 2019/2021, già scaduto da 5 mesi. In base alle linee di indirizzo del Ministero, i lavori negoziali dovrebbero portare alla stesura di un testo unico contrattuale relativo a tutte le sezioni del comparto, Istruzione, Università e Ricerca: il provvedimento risulterebbe necessario dopo l’accorpamento dei comparti del 2018, ma nello stesso tempo proprio la stesura di questo nuovo documento potrebbe portare ad un allungamento eccessivo dei tempi di attuazione.
Per Stefano Cavallini, segretario generale ANIEF, “l’amministrazione pare essere intenzionata a legare il rinnovo della parte giuridica alla parte economica, rinviando a fine trattativa l’erogazione delle spettanze economiche in ritardo di 3 anni”. Durante l’incontro de 17 maggio scorso, l’ANIEF ha subito prospettato la soluzione di un accordo ponte per ridurre i tempi già di per sé eccessivamente lunghi.
Pagare subito arretrati e aumenti per le cui si sono già stanziate le risorse
Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF, ritorna sulla questione, puntando l’attenzione sulla necessità di una “trattativa lampo” per il rinnovo del contratto scuola 2019/21, che possa quantomeno attribuire al personale scolastico gli arretrati e gli aumenti stipendiali, anche se non soddisfacenti e per cui già si sono stanziati i fondi (visto che non si prevedono al momento integrazioni di risorse).
All’agenzia Teleborsa, Pacifico ha infatti affermato: “Bisogna piuttosto subito recuperare gli arretrati, cioè i più di 3mila euro di arretrati e più di 100 euro di aumento, per poi affrontare nel contratto 2022-2024 tutti i temi che sono stati posti dal governo”. “Non è possibile ancora – conclude Pacifico – perdere ulteriore tempo, quando un contratto è scaduto da più di 40 mesi. A condizione sempre che siano approvati anche i cambiamenti alla Riforma scolastica, sia in tema di formazione iniziale sia sulla formazione in itinere degli insegnanti”. Per questo il sindacato ha riconfermato la sua presenza per lo sciopero previsto il prossimo 30 maggio.
Dopo la trattativa lampo proposta, quindi, per Pacifico si potrà puntare l’attenzione sul contratto scuola 2022/24, andando quindi finalmente a riconoscere “parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, specifiche indennità, nuovi profili professionali Ata, valorizzazione dei Dsga e dello staff dell’autonomia”.