I giorni conclusivi degli anni scolastici, è noto, sono continuamente oggetto di polemiche in merito all’abbigliamento tenuto dagli studenti in relazione all’aumento delle temperature: in questo mese di maggio, in particolare, il caldo comincia già a farsi sentire un po’ in tutta Italia e con esso sono tornate a farsi sentire le polemiche, soprattutto sui social.
Studentessa di un liceo di Roma insultata sui social da un docente
La scuola finita nella bufera nelle ultime ore è il liceo classico ‘Pilo Albertelli’ di Roma. Sui social è stato postato il seguente messaggio: “Una docente, non io, fa notare a un’alunna che non ha un abbigliamento adeguato, anche in base al regolamento. L’alunna come se si rivolgesse a una bambina risponde: ‘E chi lo dice? Come si permette? Vogliamo andare a continuare questa discussione dal preside?'” Come riporta il quotidiano ‘Repubblica’, edizione di Roma, la questione è finita in presidenza, con la studente che è andata a denunciare il rimprovero dell’insegnante, spalleggiata da una buona parte della sua classe. Alla fine, poi la discussione si è conclusa con un nulla di fatto.
I problemi, però, sono nati dal commento di un docente non di Roma, bensì di Genova che esprimendo un proprio parere in merito alla vicenda accaduta nel liceo romano, ha finito per offendere la studentessa: ‘Sta ‘zocc***tta’ (cit. “Un sacco bello” di Verdone) avrà quel che si merita non appena troverà un superiore nella sua vita lavorativa”, ha scritto questo docente su Facebook.
Gli studenti del liceo romano, dopo aver letto l’espressione usata dal docente di Genova, insegnante di latino e greco, sono andati su tutte le furie.
La rappresentante d’istituto, Valeria Cigliana, ha dichiarato a tal proposito: “L’episodio raccontato sui social dalla nostra docente risale a pochi giorni fa. Poi abbiamo saputo di quel commento. È assurdo che una frase simile parta da un professore. I docenti dovrebbero essere i nostri formatori, non esprimersi con parole e offese. Se un ragazzo va a scuola in pantaloncini corti gli viene chiesto se stia andando al mare.
Se una ragazza indossa una canottiera non sta andando in spiaggia, ma è “una zocc***tta”: un ragionamento maschilista e retrogrado. In questi giorni a Roma ha fatto molto caldo e noi siamo in aule senza condizionamento. Il regolamento sull’abbigliamento andrebbe rivisto, ma intanto definire una zocc***tta una studentessa per essersi vestita in modo non conforme alla normativa d’istituto vigente non è normale”.