Rossano Sasso
Rossano Sasso

Sostegno, si comincia già a pensare al prossimo anno scolastico 2022/23 e, oltre al problema rappresentato dalla cosiddetta ‘supplentite‘, si ripresenterà, in modo ancor più pesante, la questione legata alla mancanza di insegnanti di sostegno. Un altro problema legato soprattutto, purtroppo, dall’aumento costante del numero di studenti che ne hanno necessità. A questo proposito, c’è da registrare l’intervento odierno del sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso.

Sasso: ‘Bisogna assolutamente aumentare con urgenza il numero di insegnanti di sostegno’

‘Il numero di insegnanti di sostegno da assumere va aumentato al più presto – ha dichiarato il sottosegretario all’Istruzione – Solo così, infatti, sarà possibile mettere le nostre scuole nella condizione di assicurare la continuità didattica, che è importante per qualsiasi studente ma risulta assolutamente fondamentale per chi vive una condizione di maggiore fragilità e complessità. I docenti di sostegno devono essere di più e avere un’abilitazione: attualmente appena il 17% delle supplenze, 18.000 sul totale di 105.000, è svolto da chi ha competenze specifiche per il delicato incarico a cui è chiamato. Bisogna cambiare rotta’.

‘Quest’anno – ha precisato l’esponente della Lega – sono stati circa 14.000 gli insegnanti di sostegno immessi in ruolo, un numero notevole che però solo in parte è riuscito a tenere il passo del contestuale aumento delle iscrizioni di studenti con disabilità. Va chiesto uno sforzo alle università italiane per incrementare i posti a disposizione per la formazione, considerando anche che nei due anni di pandemia quel tipo di attività è stata decisamente compromessa’. 

‘Ma un’altra leva su cui agire – ha aggiunto Rossano Sasso – è quella delle stabilizzazioni, facendo in modo di aumentare il numero dei docenti di sostegno di ruolo e, di conseguenza, attenuando la frequenza degli avvicendamenti per ciascuna cattedra. Il PNRR ci mette a disposizione delle risorse importanti, ma per ottenere risultati significativi va rafforzata la sinergia con i ministeri dell’Università e dell’Economia. L’inclusione non è un privilegio – ha concluso il sottosegretario – ma un diritto costituzionale che dobbiamo garantire ai nostri studenti e alle loro famiglie’.