Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa inviatoci dal sindacato SISA.
Comunicato SISA per sciopero 30 maggio
Il SISA chiede il ritiro delle proposte governative per il reclutamento e un doppio ope legis da un lato per pensionare tutte e tutti coloro che per molte ragioni, dopo molti anni di lavoro appassionato, chiedono di poter lasciare la scuola, a patto che abbiano almeno trent’anni di servizio e siano disposti a una decurtazione dell’assegno proporzionale agli anni mancanti ai quaranta, dunque con trent’anni si perde il 25%, con trentacinque anni di servizio si perde il 12,5%, l’altro per l’immissione definitiva in ruolo di centinaia di migliaia di precari.
Dirigenti scolastici, docenti, famiglie e studenti sono esausti di un sistema del precariato che svilisce miserevolmente i lavoratori, distrugge la progettualità, nega la continuità didattica e frantuma la relazione educativa.
La scuola della precarietà inventata con la seconda Repubblica un quarto di secolo fa dai governi di destra e di sinistra è il contrario di qualsiasi progetto di scuola aperta, coinvolgente e partecipata. Si stabiliscano i criteri che si vogliano, ma che si proceda in forma immediata all’assunzione di personale per la copertura totale di tutti i posti
vacanti e disponibili per tutti gli ordini di scuola, è tempo di un immediato ope legis d’assunzione, come ha fatto con senso del rispetto per la scuola e il suo ruolo sociale, volto alla costruzione dei saperi, il ministro democristiano Franca Falcucci alla metà degli anni ’80, immettendo in ruolo tutte e tutti coloro che avevano 360 giorni di supplenze effettuate in precedenza.
Chiediamo inoltre l’abolizione del concorso per Dirigente Scolastico e il passaggio a una figura elettiva sul modello universitario da parte del collegio docenti, scegliendo tra un suo membro, con laurea magistrale e ed almeno tre anni nel ruolo di primo collaboratore, rinnovabile o revocabile ogni biennio, l’immediata creazione del ruolo unico docente con uguale orario e uguale salario dall’infanzia alle scuole secondarie di secondo grado, l’assunzione su tutti i posti vacanti e disponibili per tutti gli ordini di scuola anche del personale ATA, con valore bastevole del diploma di licenza media per i collaboratori scolastici, un concorso riservato per i DSGA facenti funzione con almeno tre anni di servizio nel medesimo ruolo, anche se privi di laurea magistrale, il recupero immediato dell’inflazione manifestatasi in questi mesi di governo Draghi, procedendo con aumenti degli stipendi almeno del 20%, vedasi paniere delle associazioni dei consumatori. Infine, come chiedono le associazioni studentesche e le studentesse e gli studenti del nostro sindacato,l’introduzione dello studio di arabo, russo e cinese nelle scuole secondarie superiori.
Insomma di ragioni per scioperare e iniziare a costruire un’altra scuola ce ne sono molte.
Un’altra scuola è possibile, costruiamola insieme.