Tribunale amministrativo regionale del Lazio
Tar Lazio

Arriva una nuova sentenza a favore dei docenti di ruolo: il Tribunale amministrativo regionale del Lazio stabilisce che non è legittimo escludere il personale docente ed educativo già in possesso di un contratto a tempo indeterminato da procedure concorsuali successive alla nomina in ruolo. Di seguito il punto sulla questione.

Possibilità di partecipare ai concorsi a cattedra anche per i docenti di ruolo

Come riporta il ‘Sole 24 ore’, il Tar del Lazio si è espresso con parere positivo nei confronti dei docenti di ruolo rimasti esclusi dai concorsi a cattedra della scuola: con la nuova sentenza 4188/2022, infatti, il tribunale ha ricordato che non è legittima la normativa che prevede la non partecipazione alle procedure concorsuali per titoli ed esami del personale docente ed educativo che ha già ottenuto il conferimento di un contratto a tempo indeterminato nelle scuole statali, indipendentemente dall’ordine e grado di istruzione.

Per il tribunale, la suddetta esclusione diminuisce in modo irragionevole il numero degli interessati ai concorsi e risulta contradditoria nei confronti del principio del reclutamento degli insegnanti da effettuare in base al merito: lo scopo di selezionare le professionalità migliori, invece, per i giudici deve sempre essere tra gli obiettivi principali di ogni procedura concorsuale.

Le motivazioni apportate dal Tar del Lazio

Secondo il parere del tribunale, la durata del contratto e la tipologia del datore di lavoro, in questo caso il Ministero della Pubblica Istruzione, non costituiscono criteri basati sul merito e quindi non possono rappresentare motivi di esclusione. Questo, a maggior ragione, se raffrontato con la possibilità che hanno i docenti di ruolo nelle scuole private paritarie di partecipare ai concorsi a cattedra statali o tutti coloro che, avendo i titoli di accesso richiesti, hanno già un contratto a tempo indeterminato presso un’altra amministrazione.

Inoltre, per il tribunale non si può considerare valida neanche la finalità legata all’assorbimento del precariato storico della scuola, problema che si deve risolvere con piani straordinari di assunzioni da cui si esclude intenzionalmente il personale già di ruolo.