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Come sappiamo, domani 31 maggio si chiudono i termini per presentare le domande di inserimento, aggiornamento o trasferimento per le graduatorie provinciali per le supplenze, da cui dal prossimo settembre 2022 si attingerà per il conferimento degli incarichi a tempo determinato. Anche i docenti già di ruolo possono presentare domanda per le GPS 2022/24: per quali motivi inoltrare la richiesta? In quali casi questa possibilità potrebbe rivelarsi conveniente? Di seguito alcuni chiarimenti in merito.

Gli incarichi di supplenza

Fermo restando il possesso dei titoli di accesso (laurea, 24 CFU oppure abilitazione per altra classe di concorso/grado di istruzione), i docenti di ruolo possono presentare domanda per le GPS 2022/24, concorrendo di fatto alla stipula di un contratto a tempo determinato al 30/06 o al 31/08, quindi non inferiore ad un anno: possono presentare richiesta per un’altra classe di concorso diversa da quella in cui si è titolari o per altro grado di istruzione di appartenenza, mantenendo la titolarità nella propria sede per tre anni.

Ciò significa, ad esempio, che un docente della scuola dell’infanzia può presentare domanda per una supplenza nella primaria e/o secondaria, avendo i titoli richiesti. O che un professore della secondaria di secondo grado può inoltrare l’istanza per infanzia/primaria, secondaria di I grado, o altra classe di concorso del grado di appartenenza. Inoltre, è possibile presentare richiesta per una sola provincia, a scelta dell’interessato.

Motivi per presentare domanda per le GPS 2022/24

Questa possibilità può costituire una grande opportunità per il personale già di ruolo, infatti in alcuni casi può rappresentare una ‘via di fuga’ da una situazione lavorativa che non risponde alle esigenze personali del lavoratore.

È il caso ad esempio di tutti i docenti che, pur avendo presentato domanda di mobilità, non sono riusciti ad ottenere il trasferimento richiesto, e si ritrovano ancora in servizio fuori dalla provincia di residenza o comunque a molti chilometri da casa: come sappiamo, infatti, moltissime istanze sia per i movimenti territoriali che per quelli professionali sono rimaste insoddisfatte. Non tutti potranno presentare domanda di assegnazione provvisoria e non tutti comunque l’otterranno: questa potrebbe essere quindi un’ottima possibilità.

Inoltre, i docenti che volessero mettersi alla prova in un altro ‘ruolo’ potrebbero così farlo, testando la nuova situazione lavorativa, prima eventualmente di chiedere attraverso la mobilità il passaggio di ruolo ad altro grado di istruzione.