Finalmente tra pochi giorni in tutte le scuole suonerà la tanto attesa campanella che segnerà la fine delle lezioni: dopo un anno, comunque, complesso a causa della pandemia e con il caldo che sta rendendo molto faticoso restare in classe mantenendo le mascherine, arriva il riposo sia per alunni che per personale docente. Conclusasi le attività degli scrutini finali, quali sono gli obblighi degli insegnanti? Maestri e professori sono tenuti ad andare a scuola fino al 30 giugno? Cerchiamo di fare chiarezza in merito.
Obblighi dei docenti dopo la fine delle lezioni
Manca davvero pochissimo alla fine delle lezioni e si respira già aria di vacanza, anche se le maestre della scuola dell’infanzia e i docenti della scuola secondaria sia di I che di II grado impegnati con gli esami devono aspettare ancora qualche settimana. Gli insegnanti della scuola primaria e quelli non in commissione d’esame come dovranno comportarsi dalla conclusione delle attività didattiche fino al 30 giugno?
Per chiarire la questione, a livello normativo occorre fare riferimento agli artt. 28 e 29 del CCNL 2006-09, che stabiliscono le attività di insegnamento e funzionali ad esso. I suddetti articoli precisano che l’attività di insegnamento si attua “nell’ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale”, e che ad aperura di anno scolastico il collegio dei docenti fissa le attività collegiali e funzionali (il piano ovviamente può subire delle modifiche, sempre attuate dallo stesso organo collegiale, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze).
Quando si interrompono le lezioni, i docenti non hanno nessun obbligo di rimanere a scuola per l’orario di cattedra. Una recente nota della Uil Scuola precisa che “Non è quindi ipotizzabile l’imposizione della semplice presenza nella scuola (con eventuale obbligo di firma del registro delle presenze) indipendentemente dall’impegno in attività programmate, non trovando corrispondenza negli obblighi stabiliti dalla norma contrattuale”. Gli inseganti, quindi, nel periodo che intercorre tra la fine delle lezioni e il 30 giugno non hanno nessun obbligo di recarsi a scuola giornalmente per firmare.
Possibili impegni del personale docente
Dopo la fine delle lezioni, quindi, il possibile impegno dei docenti è legato alle attività funzionali o aggiuntive deliberate e previste dal piano delle attività redatto da ciascuna scuola. Nello specifico, come specificato nella nota della Uil Scuola, i possibili oneri sono:
- eventuali consigli di classe, per un impegno complessivo fino a 40 ore annue;
- scrutini, esami e adempimenti connessi;
- riunioni del collegio dei docenti, attività di programmazione e verifica fino a 40 ore annue, con l’avvertenza che le ore eccedenti vanno retribuite con il fondo di istituto;
- eventuali attività di aggiornamento, da svolgere su base volontaria;
- attività aggiuntive (anche queste da svolgere su base volontaria) previste nel PTOF o deliberate dal collegio dei docenti, che danno diritto al compenso orario o forfettario”.