Carta del Docente e tagli agli organici, i responsabili scuola dei partiti avrebbero chiesto importanti correzioni al Decreto PNRR 2 per evitare che, a settembre, si possa andare incontro ad un’ondata di scioperi. La richiesta principale riguarda i finanziamenti, partendo da quello che è un vero e proprio paradosso: la riforma della scuola, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, non può partire operando tagli alle risorse destinate alla scuola stessa. Vediamo le novità che potrebbero arrivare nelle prossime ore.
Carta del Docente e tagli agli organici, si va verso una riscrittura degli emendamenti al Decreto PNRR 2
Da una parte, il governo, ed in primis il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, è stato chiaro: non è possibile non attuare gli impegni presi con la Commissione Europea in merito all’attuazione della riforma della scuola. D’altra parte, pur riconoscendo che la riforma reclutamento e formazione docenti deve proseguire il suo iter verso la sua definizione, non si può andare incontro allo scontro con il mondo della scuola.
Obiettivo evitare la riduzione del bonus 500 euro e i tagli agli organici: servono 470 milioni
Da qui, come sottolinea ‘Italia Oggi’ di martedì 7 giugno, il pressing delle forze politiche per l’eliminazione del definanziamento di circa 90 milioni di euro relativi alla Carta del Docente (il bonus da 500 euro annuale destinato ai docenti di ruolo per la formazione e l’aggiornamento), oltre all’eliminazione del riferimento delle 11.600 cattedre in meno previste come tagli agli organici (per altri 380 milioni). In pratica si tratterebbe di una manovra da 470 milioni. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sarebbe già al lavoro per trovare delle coperture alterminative.
Formazione incentivata
Un altro aspetto particolarmente rilevante (e contestato dai sindacati) è quello riguardante la formazione incentivata. Le organizzazioni sindacali vorrebbero che tale importante aspetto venisse disciplinato solamente per contratto.
Secondo quanto riporta ‘Italia Oggi’, si starebbe studiando un meccanismo per cui chi accede su base volontaria e facoltativa ai percorsi di formazione su specifici progetti funzionali alle esigenze della scuola possa avere un aumento anticipato e stabile legato agli scatti. In buona sostanza, gli scatti stipendiali verrebbero anticipati. L’emendamento principale sarebbe quello messo a punto dal Partito democratico, primo firmatario la capogruppo Simona Malpezzi.