L’invio della Messa a Disposizione (meglio nota come Mad) costituisce un’opportunità aggiuntiva per tutti i supplenti che, seppur inseriti già in graduatoria, aspirano ad avere maggiori possibilità di lavorare. Senza contare che la mancata risposta o la rinuncia di una convocazione da Mad non comporta sanzioni come avviene per le Gps o le graduatorie d’istituto, permettendo agli interessati di sentirsi più liberi nella valutazione circa l’accettazione o meno di una supplenza.
La linea del Ministero, negli ultimi tempi, si è mostrata particolarmente rigorosa nel disciplinare questo strumento, laddove si tratti di precari presenti anche nelle Gps. Solo ad anno scolastico già iniziato, a causa della carenza di docenti, aveva corretto ‘il tiro’ ammorbidendo la normativa ed eliminando gli iniziali paletti imposti. Sarà così anche il prossimo anno scolastico?
Invio Mad e convocazione
Se interessati ad ampliare i propri orizzonti per l’anno scolastico 2022/2023, i supplenti che intendano inviare la Mad potranno già farlo durante l’estate, prima che le segreterie scolastiche chiudano. Non esistono in realtà scadenze prefissate entro cui inviare la Messa a Disposizione (a meno che non siano espressamente indicate dai vari istituti scolastici), ma sicuramente giocare d’anticipo può dare maggiori possibilità.
Senza apposite comunicazioni contrarie da parte del Ministero anche coloro inseriti nelle Gps potranno avvalersi di questo mezzo, nella consapevolezza comunque che le scuole attingeranno dalle Mad solo quando saranno terminate le convocazioni dalle Gps e saranno state esaurite anche le graduatorie d’istituto.
Il Ministero vorrebbe inasprire la normativa
Al momento non si hanno certezze ma sembrava essere emersa l’intenzione da parte del Ministero di voler inasprire la normativa relativa alle Mad, limitandole solo a tutti coloro non inseriti nelle Gps.
Si attendono comunque chiarimenti al riguardo nei prossimi mesi, dal momento che, anche per il prossimo anno scolastico, potrebbe ripresentarsi la necessità di dover aprire le porte anche a chi fosse già inserito in graduatoria. In ogni caso, per ragioni di trasparenza, gli interessati sarebbe consigliabile che indicassero in sede di invio della Messa a Disposizione la propria presenza nelle suindicate graduatorie, come spesso richiesto dagli stessi istituti scolastici all’interno dell’apposito form creato ad hoc.