Stipendi e taglio del cuneo fiscale, possibili novità in arrivo nei prossimi mesi dall’esecutivo Draghi. L’inarrestabile corsa dell’inflazione e l’approssimarsi della nuova Manovra finanziaria per il 2023 impongono l’esame di nuovi dossier, tra cui quello che riguarda il taglio del cuneo fiscale. Il governo, a questo proposito, sta facendo le prime valutazioni in merito ad un possibile intervento strutturale da inserire nella prossima Legge di Bilancio 2023. Vediamo le possibili novità in arrivo per quanto riguarda gli stipendi.
Stipendi, novità in arrivo sul taglio del cuneo fiscale: la misura si concentrerebbe sui redditi medio-bassi
Come riporta ‘Il Sole 24 Ore’ di oggi, giovedì 9 giugno 2022, il governo avrebbe intenzione di aprire il dossier sul taglio del cuneo fiscale. Sul fronte delle risorse necessarie per la copertura dell’intervento, si parla di 4-5 miliardi di euro, considerando che la finanza pubblica non consente ampi margini di manovra e che il Ministero dell’Economia e delle Finanze non intende ricorrere ad un nuovo scostamento di bilancio. Chi riguarderà il nuovo intervento sul taglio del cuneo fiscale?
Taglio cuneo fiscale, si parla di misura strutturale per i redditi fino a 35mila euro
Innanzitutto, si è partiti dal presupposto che il mini intervento sul taglio del cuneo fiscale previsto in questo 2022 ha avuto un scarso impatto sulle buste paga. Da qui la probabile decisione del governo di concentrare la propria attenzione sui redditi medio-bassi, inferiori a 35mila euro. Alcune ipotesi di intervento, però, fisserebbero l’asticella a quota 15-20mila, per far sì che l’intervento possa essere ancora più tangibile.
I dettagli e le risorse finali che riguarderanno il nuovo intervento sul cuneo fiscale dipenderanno anche dai futuri scenari internazionali e i conseguenti effetti sul PIL. La volontà del governo, a cominciare dal premier Draghi, è quella di non rinunciare a una misura strutturale di riduzione del cuneo fiscale-contributivo: le forze politiche stanno convergendo in questa direzione, cominciando dal Partito democratico per arrivare alla Lega e a Forza Italia.
Addirittura c’è chi sta spingendo per un anticipo dell’intervento con il nuovo Decreto Aiuti che potrebbe arrivare a luglio. In ogni caso, il dossier riguardante il taglio del cuneo fiscale potrà godere di una corsia preferenziale, anche rispetto alla questione riguardante il ‘salario minimo’.