In una recente intervista rilasciata al quotidiano ‘Repubblica’, il presidente Inps, Pasquale Tridico, ha evidenziato come, in futuro, senza l’introduzione del salario minimo, le pensioni saranno sempre più povere. Un problema impellente che si è posto nell’ultimo periodo al centro del dibattito politico.
Senza salario minimo pensioni più povere
Tra i temi caldi che riguardano il mondo del lavoro e quello delle pensioni si è aggiunto anche il problema del salario minimo e del futuro previdenziale dei giovani. Come ha spiegato, infatti, il presidente Inps Pasquale Tridico “a salari bassi corrispondono, con il sistema contributivo, pensioni basse”. Ecco perché ad oggi appare sempre più urgente “fissare una soglia sotto la quale le retribuzioni non possono scendere”. Solo così sarà possibile garantire ai giovani degli assegni pensionistici dignitosi.
“Se si interviene ora si evita anche una futura ondata di richieste di pensioni di cittadinanza con un esborso importante per le finanze pubbliche”. Inoltre, il presidente Inps ha specificato: “La questione quantomeno è diventata una priorità nell’agenda politica. Questo è positivo e dunque può essere una buona occasione”. In questo modo, si andrebbe anche a rispettare la direttiva europea in materia di “retribuzione dignitosa e proporzionale al lavoro svolto”.
Nello specifico, la proposta di Tridico verterebbe su tre passaggi fondamentali:
- la contrattazione;
- una legge sulla rappresentanza che dica quali sono i sindacati rappresentativi;
- un riferimento esterno monetario secondo cui il salario minimo non può essere inferiore a nove euro lordi all’ora.
Gli effetti sulle pensioni
L’introduzione del salario minimo porterebbe, quindi, notevoli benefici per i lavoratori e per le pensioni future. Soprattutto in un Paese che negli ultimi anni ha visto ridursi gradualmente il proprio potere d’acquisto e la produttività rispetto al resto d’Europa. In questo senso, “fissare una soglia sotto la quale le retribuzioni non possono scendere aiuterà a far crescere l’importo delle pensioni future dei giovani”.