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Maturità 2022: dopo due anni di stop a causa della pandemia, come sappiamo ritornano gli Esami di Stato in presenza e con il ripristino di due prove scritte, quella di italiano, uguale a livello nazionale per tutti gli istituti, e la seconda prova che avrà per oggetto le materie di indirizzo. Maturità che, però, sembrerebbe riprendere nel caos, legato alla questione dell’obbligo delle mascherine da una parte, e alla difficoltà di trovare presidenti di commissione dall’altra: quest’ultimo problema interesserebbe in modo particolare la Lombardia.

Difficoltà nel trovare presidenti di commissione per la maturità 2022 in Lombardia

Tra 10 giorni scatta il via per la prima prova dell’esame di maturità 2022: si aspettano ancora indicazioni da parte del governo che, in extremis, potrebbe decidere di rimuovere l’obbligo delle mascherine, almeno per quanto riguarda lo svolgimento degli orali. Ma un’altra questione crea caos, ovvero il reperimento di presidenti di commissione in Lombardia: come riporta ‘Il Fatto Quotidiano’, infatti, la regione sta avendo tantissime difficoltà nel trovare tale figura, indispensabile per lo svolgimento degli esami: ricordiamo che anche per quest’anno i presidenti saranno gli unici membri esterni, ma senza di essi si rischia lo slittamento degli stessi esami.

Nella regione lombarda, in base alle stime riportate dall’ANP di Milano, a presentare domanda è stato il 30-40% dei professori in meno rispetto al numero necessario: fino a pochi giorni fa, 1 commissione su 4 non aveva ancora un presidente. Se entro il 20 giugno, data in cui le commissioni si incontreranno per predisporre le prove e il calendario degli orali, non si risolve la questione, gli studenti corrono il rischio di svolgere il colloquio orale anche oltre la metà di luglio, prolungando quindi il periodo di stress, ansia e ritardando il momento del meritato riposo. Inoltre, potrebbero esserci problemi anche con l’iscrizione all’università e con i test d’ingresso da svolgere.

Occorrerebbe aumentare i compensi per risolvere il problema?

Per cercare di colmare questa grande mancanza, alla maturità 2022 un presidente dovrà presiedere più di una commissione, nella speranza che, entro il prossimo 20 giugno, gli Uffici scolastici territoriali riescano a reperire altre disponibilità. Ricordiamo che solo i docenti di ruolo e con almeno 10 anni di servizio possono ricoprire questo ruolo che, nella maggior parte dei casi, non si vuole a svolgere poiché tante sono le responsabilità e l’impegno a livello burocratico a fronte di compensi nel complesso bassi: 1249 euro è quanto percepito dai presidenti, a fronte dei 399 euro per i commissari interni.

Antonello Giannelli, presidente dell’ANP, ha così commentato la situazione: “Mi vien da pensare che forse dopo anni con una maturità in stile Covid, ora che sono tornati i due scritti, i docenti possano aver perso l’entusiasmo per il tradizionale esame al punto da non rendersi più disponibili”.