Uno degli aspetti più delicati, anche se non sempre considerati, del processo di insegnamento-apprendimento è il rapporto docente-alunni: tutti ricordano gli insegnanti che si sono susseguiti durante la propria carriera scolastica, con molti si sono instaurati relazioni costruttive, motivanti, basate sul rispetto e sulla fiducia, con altri invece la stima è venuta un po’ meno. Di altri ancora, pochissimi per fortuna, si ricordano modi di fare e di dire che, anche senza volerlo, creavano disagio interiore. Una recente sentenza del TAR di Venezia ha condannato il comportamento umiliante assunto da un docente nei confronti di un alunno.
Il Tar di Venezia conferma la sanzione ricevuta da un docente
Il quotidiano ‘Il Sole 24 ore’ ha affrontato il caso di un rapporto docente-alunni non costruttivo: in base a quanto riportato, di recente il Tar di Venezia ha preso in esame la questione di un docente che aveva ricevuto la pesante sanzione della sospensione del servizio a seguito di umiliazioni a danno di un alunno. Questo provvedimento, di conseguenza, aveva comportato il relativo blocco dello stipendio. Con la sentenza dello scorso 11 maggio, i giudici della laguna hanno espresso parere positivo nei confronti della pesante disposizione ricevuta dal docente, stabilendo che un comportamento non adatto al ruolo di insegnante può costare fino a 6 mesi di sospensione dall’insegnamento e di conseguenza dalla relativa attribuzione stipendiale.
Il docente in questione avrebbe assunto un atteggiamento umiliante nei confronti di un alunno con Disturbi specifici dell’apprendimento, utilizzando espressioni mortificanti: per il tribunale veneto tali comportamenti costituiscono delle ingiurie e ledono l’onore e la dignità personale di chiunque, soprattutto degli studenti, il cui grado di maturità e la posizione occupata risultano comunque ‘inferiori’ a quella della figura di adulto e docente.
Il rapporto docente-alunni è fondamentale nel processo di insegnamento-apprendimento
Il Tar lagunare ha ricordato che la scuola è in assoluto una comunità educante che deve basarsi sul dialogo, sull’esperienza sociale, sul rispetto dei valori democratici, della diversità, luogo di inclusione e non di esclusione. Il rapporto docente-alunni diventa fondamentale: la figura e il ruolo del docente è di educare, accompagnare nella crescita personale e cognitiva ogni alunno, indipendentemente dalle difficoltà presentate. Solo se l’alunno si ritrova in un clima positivo può apprendere e crescere.
Ogni insegnante deve quindi promuovere lo sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni, potenziarne i punti di forza e attivare azioni di recupero nelle situazioni di svantaggio. Ogni docente ha l’obbligo di agire nel rispetto e nella correttezza, rigettando ogni possibile discriminazione e giudizio soggettivo negativo che riguardi l’alunno in quanto persona.