Rinnovo contrattuale della scuola: è stata ufficializzata la data del prossimo incontro tra sigle sindacali e amministrazione presso la sede dell’ARAN per rinnovare il contratto collettivo nazionale del Lavoro scaduto ormai da troppo tempo. Il terzo appuntamento si terrà martedì 28 giugno: crescono le aspettative sia dei sindacati che dei lavoratori del comparto scuola che sperano che, in questo prossimo terzo round, si possa entrare nel vivo della trattativa.
A fine mese riprenderà la trattativa per il rinnovo contrattuale della scuola
In questi ultimi mesi, l’attenzione del mondo della scuola si concentra sul rinnovo contrattuale che sembra non riuscire ad arrivare ad una firma: ricordiamo che, in queste ultime settimane, i sindacati sono impegnati al tavolo negoziale per rinnovare il contratto relativo al triennio 2019-2021, che già di per sé è scaduto.
Sono tante le attese in merito al prossimo incontro ed altrettanti le pressioni da parte delle sigle sindacali che spingono per giungere al più presto ad un accordo: come più volte abbiamo sottolineato nel corso di queste ultime settimane, l’intenzione è quella di scindere la parte economica da quella normativa, che richiederebbe tempi più lunghi. Assegnare quindi gli arretrati e gli aumenti stipendiali previsti con le cifre al momento disponibili (circa 50 euro nette mensili), ed occuparsi dell’aspetto delle norme entro la fine dell’anno, visto che tanti sono gli elementi da considerare (ricordiamo che da un punto di vista normativo il contratto è fermo al 2006).
Anief ha commentato il prossimo incontro all’ARAN
In un comunicato, il sindacato autonomo Anief ha commentato la prossima convocazione per il rinnovo contrattuale: “Una spinta importante potrebbe arrivare dalla direttiva Ue in via di emanazione sul salario minimo legale – ha affermato il presidente Marcello Pacifico– Subito dopo, potremo dedicarci al rinnovo Ccnl 2022-24 sul quale collocare importanti risorse già con la Legge di Bilancio 2023”. L’Anief sottolinea sempre l’urgenza di giungere ad un accordo, definito ‘ponte’, poichè occorre dare nel più breve tempo possibile ‘risposte immediate’.
Per Pacifico con il nuovo contratto occorre rivedere vari aspetti normativi, come ad esempio lo smart working, il diritto alla disconnessione, i rapporti amministrazione-sindacati, la gestione del periodo di rinnovamento dei contratti, l’incremento dei giorni disponibili per i congedi parentali o per l’assistenza di un familiare.