permessi retribuiti per formazione personale scolastico
permessi formazione docenti e ATA

Formazione incentivata docenti, novità in arrivo con l’emendamento proposto dalla maggioranza al Decreto PNRR 2 ed approvato ieri in V commissione al Senato. Si tratta di una nuova formulazione dell’emendamento N. 44.126 (testo 5) a prima firma del presidente della VII commissione, Riccardo Nencini (gli altri firmatari sono De Petris, Saponara, Gallone, Malpezzi e De Lucia). Previsti aumenti dal 10 al 20 per cento dello stipendio base ai docenti che supereranno i corsi triennali di formazione incentivata. Vediamo, in dettaglio, le novità in proposito.

Formazione docenti, aumenti fino al 20 per cento dello stipendio per chi supererà i corsi triennali

L’emendamento della maggioranza, come riporta il quotidiano economico ‘Italia Oggi’ di martedì 21 giugno, era già pronto giovedì scorso ma il MEF lo avrebbe bloccato lasciando intendere che il governo avrebbe posto un veto sul provvedimento. L’approvazione dell’emendamento in Commissione Bilancio ha sancito la ‘pace’ tra maggioranza e governo.

Una delle novità più rilevanti è rappresentata dal superamento della normativa ‘bonus destinato solo al 40 per cento dei docenti’: nel nuovo emendamento si prevede che la formazione incentivata riguarderà tutti i docenti di ruolo, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

I docenti che parteciperanno ai corsi saranno valutati dopo ogni anno e al termine del percorso. I prof valutati in maniera positiva potranno beneficiare di ‘un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale, non inferiore al 10 per cento e non superiore al 20% del trattamento stipendiale in godimento’. L’allegato B all’emendamento, spiega ‘Italia Oggi’, precisa che è vietato che siano previsti dei criteri di rotazione tra i docenti: qualora ciò dovesse accadere, si andrebbe incontro al danno erariale. 

Carta del docente ‘salva’, modificata anche la norma sui tagli agli organici

L’altra novità è rappresentata dal fatto che la formazione incentivata non sarà più finanziata con i fondi della Carta del Docente: pertanto, il bonus da 500 euro, almeno per il momento, resterà tale. Inoltre, verranno salvate 1500 cattedre sulle 11.500 previste per i tagli agli organici di potenziamento. La riduzione, però, riguarderà tutto l’organico dell’autonomia e non solo il potenziamento: la riduzione dell’organico dovrà avvenire in base all’andamento demografico.