Raggiunto l’accordo con i sindacati, il Ministero dell’Istruzione ha dato il via alle operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione per il prossimo anno scolastico 2022/23: come sappiamo, grazie all’ultrattività del CCNI 2019/2022 esteso di un ulteriore anno, i vincoli alla mobilità annuale imposti dalla legge sono venuti meno e tutto il personale scolastico pertanto può presentare domanda. Tuttavia, non proprio tutti potranno usufruire di questa possibilità. A restarne esclusi sono gli immessi in ruolo I fascia GPS: il sindacato ANIEF ha già attivato un ricorso per sostenere la causa di questi docenti.
L’ANIEF sostiene i docenti immessi in ruolo I fascia GPS
Venuto meno il vincolo che impone per alcuni anni la permanenza sulla sede di destinazione del ruolo, il sindacato ANIEF non ha compreso per quale motivo non possono presentare domanda di mobilità annuale i docenti immessi in ruolo I fascia GPS il primo settembre 2021, come previsto dall’articolo 59 comma 4 del bando del 23 luglio 2021. Ricordiamo che questi insegnanti dovranno svolgere entro il 31 luglio la prova disciplinare finale per avere la conferma in ruolo: anche nel caso in cui riuscissero a sostenere tale prova prima del 4 luglio, termine ultimo di presentazione delle domande, non potranno comunque partecipare ai movimenti annuali.
“Siamo al paradosso – ha affermato in un comunicato Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF– che gli immessi in ruolo da Gps avranno una retrodatazione giuridica al 1° settembre 2021, ma non potranno fare domanda di assegnazione provvisoria sebbene la nota ministeriale pubblicata in queste ore, sulla caduta del vincolo temporale, indichi espressamente che possono chiederla tutti gli assunti negli anni scolastici 2020/21 e 2021/22. È una contraddizione e una discriminazione bella e buona, verso dei docenti che non hanno nulla di diverso dagli altri: questa esclusione dei neoassunti da prima fascia GPS non può passare, il ricorso in tribunale è inevitabile”.
I docenti esclusi si rivolgono al Ministro Bianchi
Intanto, tra i docenti immessi in ruolo I fascia GPS cresce la polemica: i circa 12 mila insegnanti esclusi si sono subito mobilitati per chiedere al Ministero dell’istruzione di poter partecipare alle operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione. Hanno presentato, infatti, una lettera in cui chiedono di poter lavorare vicino casa come gli altri docenti: “Non capiamo la motivazione di questa disparità di trattamento e chiediamo ai tecnici del Ministero di ammetterci alle assegnazioni provvisorie e di dare una risposta a tutte queste famiglie che sono in attesa di un futuro che ad oggi, non offre nessuna certezza”.