Assegno Unico per i figli 2022: chi non ha ancora presentato la domanda ha la possibilità di recuperare gli arretrati a partire dal mese di marzo. Dovrà però presentare la richiesta entro il 30 giugno. Entro questa data ultima, sarà possibile ottenere gli importi calcolati a partire dal mese di marzo. A ricordarlo è l’INPS, che sottolinea che le richieste a partire dal 1° luglio vedranno la decorrenza dell’assegno solo dal mese successivo a quello di presentazione.
Assegno Unico 20222: come recuperare gli arretrati da marzo
Chi non ha ancora presentato domanda per l’Assegno Unico per i figli e possiede i requisiti, ha tempo fino al 30 giugno per presentare domanda e recuperare gli arretrati.
In assenza di ISEE al momento della domanda, l’assegno spetta sulla base dei dati autodichiarati nel modello di domanda ai sensi dell’articolo 46 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, fermo restando il rispetto dei criteri di cui al D.P.C.M. n. 159/2013. In tale caso, occorre distinguere le sottoelencate ipotesi:
- ISEE presentato entro il 30 giugno: la prestazione verrà conguagliata e spetteranno tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo;
- ISEE presentato dal 1° luglio: la prestazione viene calcolata sulla base del valore dell’indicatore al momento della presentazione dell’ISEE;
- assenza di ISEE oppure ISEE pari o superiore a 40.000 euro: la prestazione spettante viene calcolata con l’importo minimo previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 230/2021 (50 euro per i figli minori e 25 euro per i maggiorenni).
La domanda
La domanda può essere presentata attraverso i seguenti canali:
- portale web, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito www.inps.it, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.