concorso ordinario scuola secondaria
concorso ordinario scuola secondaria

Concorso ordinario scuola secondaria, la procedura concorsuale è destinata a cambiare secondo quanto disposto dalla riforma della scuola contenuta nel Decreto N. 36 (PNRR 2), ormai prossimo al traguardo della conversione in legge.

Quest’oggi, lunedì 27 giugno, infatti, riprenderà l’esame del testo in Parlamento in vista della conversione in legge che deve avvenire entro mercoledì prossimo, 29 giugno, pena la sua decadenza. Visti i tempi estremamente stretti, il testo arriverà ‘blindato’ alla Camera, quindi non più soggetto a modifiche. Vediamo di riassumere, pertanto, le novità in arrivo per quanto riguarda il concorso ordinario della scuola secondaria.

Concorsi ordinari scuola secondaria, ecco come cambiano: dai requisiti alle prove, le nuove graduatorie

Per i nuovi concorsi scuola secondaria, innanzitutto, cambiano i requisiti d’accesso. Come Vi abbiamo relazionato in altra sede, saranno quattro i percorsi d’accesso ai prossimi concorsi: il primo è quello che andrà a regime e che prevede prima il conseguimento dell’abilitazione e successivamente la partecipazione al concorso; il secondo percorso, in vigore solamente sino al 31 dicembre 2024, riguarda chi ha ottenuto già 30 CFU ma non possiede ancora l’abilitazione.

Il terzo è quello riservato ai precari storici con almeno 3 annualità di servizio negli ultimi 5 anni scolastici; l’ultimo, sempre solo fino al 31 dicembre 2024, riguarderà gli aspiranti docenti in possesso dei 24 CFU, conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Le prove

I nuovi concorsi scuola secondaria avranno cadenza annuale per la copertura dei posti vacanti e disponibili dell’organico dell’autonomia: saranno indetti su base regionale o interregionale e consisteranno in una prova scritta e una orale. 

La prova scritta prevede più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sulle metodologie e le tecniche della didattica generale e disciplinare, sull’in­formatica e sulla lingua inglese.

La prova orale sarà volta ad accertare, oltre che le conoscenze disciplinari, anche le competenze didattiche e le capacità e l’attitudine all’insegnamento anche attraverso un test specifico.
Inoltre, nel testo del Decreto in fase di conversione in legge, si prevede che, entro 30 giorni dalla indizione di ciascuna procedura concorsuale bandita ai sensi del presente comma, fino al 31 dicem­bre 2024, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, l’accesso alla prova possa essere riservato a coloro che superino una prova preselettiva.

Le graduatorie

Una volta completato lo svolgimento delle prove concorsuale, saranno redatte due graduatorie distinte. La prima graduatoria comprenderà i docenti già in possesso di abilitazione specifica sulla classe di concorso entro il limite dei posti banditi nel concorso; la seconda riguarderà i soggetti che devono ancora conseguire l’abilitazione (con 3 annualità di servizio, con i 24 CFU oppure con i 30 CFU/CFA formativi).
Infatti, i vincitori del concorso già abilitati avranno precedenza nelle operazioni di immissioni in ruolo rispetto a chi, invece, deve ancora conseguire l’abilitazione.