Immissioni in ruolo dalla prima fascia GPS
Immissioni in ruolo dalla prima fascia GPS

Giunti alla fine di giugno, la maggior parte dei docenti assunti in ruolo da settembre 2021 ha già sostenuto il colloquio finale davanti al comitato di valutazione, ultimo passo dell’anno di prova prima di ricevere la conferma del contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, per i neo immessi I fascia GPS gli ‘esami’ non sono ancora finiti: come sappiamo, questi docenti devono superare un altro step prima della conferma del ruolo, vale a dire la prova disciplinare finale.

In molti hanno protestato contro questo ulteriore accertamento delle competenze disciplinari per i neo assunti: Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola, esprime tutto il suo disappunto in un comunicato stampa.

Ulteriore passaggio per i neo immessi I fascia GPS

Come sappiamo, i circa 12.000 neo immessi I fascia GPS e relativi elenchi aggiuntivi devono superare una prova disciplinare finale entro il prossimo 31 luglio per ottenere la conferma in ruolo, così come previsto dal piano straordinario di immissioni stabilito dall’art. 59 comma 4 DL 73/2021.

A causa di questo ulteriore accertamento delle competenze disciplinari, questi docenti sono gli unici a rimare esclusi dalla possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria e utilizzazione per il prossimo anno 2022/23: a nulla, al meno per il momento, sono serviti le pressioni dei sindacati, gli appelli e le manifestazione di protesta degli stessi interessati.

In un comunicato stampa Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola, ha sottolineato l’assurdità dal ‘passaggio obbligato’ che tali docenti devono svolgere per ottenere la trasformazione a tempo indeterminato del loro contratto di lavoro: la sindacalista ha ricordato che l’individuazione di questo personale è avvenuta attraverso graduatorie costituite in base a rigorosi criteri di pubblicità, oggettività e trasparenza, non certo con metodi discrezionali. Inoltre, ha evidenziato che le eventuali carenze nelle competenze disciplinari hanno potuto trovare risoluzione nell’arco dell’anno di prova, che a sua volta il comitato di valutazione ha ritenuto superato.  

Il disappunto della Cisl Scuola

Ivana Barbacci si è posta quindi una domanda: “Come si fa, a questo punto, a ritenere quella prova come qualcosa di diverso da un’inutile e gratuita vessazione, che mentre mette a rischio il posto di lavoro delle persone svilisce e squalifica tutto ciò che il sistema ha messo in atto in precedenza per formarne e testarne le competenze?”, rispondendo che questo è un tipico esempio di ‘manifesta illogicità’.

La segretaria generale ha sottolineato anche un altro importante aspetto: questo “inutile, ingiustificato e costoso supplizio aggiuntivo inflitto a migliaia di insegnanti non è purtroppo soltanto uno scivolone involontariamente occorso in un provvedimento tampone”, ma questo modello si riproporrà in futuro per tutte le tipologie di assunzione, così come stabilito dal Decreto legge 36/2022. La Cisl Scuola ha chiesto pertanto di cancellare tale prova disciplinare sia per i prossimi anni, sia possibilmente già da quest’anno per i docenti neo immessi I fascia GPS.