Concorsi scuola, non si placano le polemiche riguardanti i ‘quiz a crocette‘ che hanno caratterizzato le ultime procedure di selezione del personale docente: oltre a non essere adatti per verificare le ‘reali’ competenze nozionistiche e professionali dei singoli candidati, i quesiti, in diversi casi, hanno presentato delle ‘anomalie’ nella loro formulazione o, addirittura, degli errori veri e propri, generando un vero e proprio caos tra i candidati. Il Ministero dell’Istruzione, per diversi classi di concorso, ha dovuto disporre il ricalcolo dei punteggi degli aspiranti. Sulla questione è tornato il vicepresidente della Commissione Cultura al Senato, Mario Pittoni.
Concorsi con quiz a crocette, interrogazione del senatore Pittoni rivolta al ministro Bianchi
‘Una scuola – esordisce il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega nell’interrogazione rivolta al ministro dell’Istruzione sulla questione dei discussi test a crocette – che, pur con 200 mila supplenti, fatica a salvare organici e risorse e che si appoggia a decine di migliaia di docenti che non sanno se e quando saranno stabilizzati, sta subendo anche le conseguenze di un doppio concorso per l’immissione in ruolo del personale insegnante, offensivo per la dignità dei candidati’.Â
‘I concorrenti – prosegue Pittoni – si sono dovuti cimentare con quesiti ipernozionistici, che sembrano costruiti appositamente per decimare la platea dei partecipanti invece che selezionare i migliori’. Nel documento si fa riferimento a segnalazioni secondo cui ‘non pochi fra i quesiti sarebbero stati tagliati e incollati da fonti web di valore scientifico scarso o nullo; centinaia di quesiti fra quelli somministrati sarebbero sbagliati, ambigui, mal posti, fuori programma o altro’.
‘In alcune sedi d’esame non si è provveduto alla sorveglianza dell’aula in cui si sono svolte le prove, che sarebbero quindi inficiate da scambi di informazioni fra i candidati e da richieste di aiuto a persone esterne per la risoluzione dei quiz. Anomalie sarebbero state riscontrate per più di una classe di concorso fra i turni antimeridiani e quelli pomeridiani, con percentuali di promozione frequentemente superiori per i secondi (fino a quattro volte tanto)’.Â
Si chiede quindi se non sia opportuno attivarsi ‘al fine di preservare la credibilità delle istituzioni, in particolare di un dicastero importante come quello dell’Istruzione, fornendo i necessari chiarimenti e offrendo soluzioni che non possono limitarsi a semplici correttivi, di dubbia utilità , dello stesso meccanismo’.