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E’ ancora aperta la partita per gli aumenti degli stipendi del personale della scuola, che deve vedere la luce col rinnovo del contratto. Però la strada è in salita e le prospettive non sembrano buone. Con agli aumenti, dovrebbero arrivare anche gli arretrati. Ma i tempi si allungano per la mancanza di accordo e docenti e ATA restano in attesa.

Contratto scuola, sembra ancora lontano l’accordo

Sebbene il ministro Bianchi avesse accennato ad un contratto ponte per chiudere la questione prima della pausa estiva, l’accordo tra Governo e sindacati non sembra facile. Tra le questioni più calde e che creano maggiore disaccordo ci sono gli aumenti in busta paga.

I sindacati chiedono un adeguamento economico a tre cifre, come era stato promesso. Chiedono fino a 300 euro lordi, ma il Governo ha ben altre intenzioni. Si parla di un massimo di 90 euro lordi che, al netto, sarebbero appena 50 euro.

Una prospettiva che indispettisce i diretti interessati, che sentono di essere sempre una categoria penalizzata. Anche i precari della scuola che attendono ancora diversi mese di stipendio, hanno appena avuto la conferma di essere stati esclusi dal bonus da 200 euro per un cavillo. Una situazione che non può che alimentare il malcontento.

Non resta che attendere la prossima Legge di Bilancio, nella speranza che la situazione economica italiana non subisca peggioramenti e si possano trovare nuovi fondi. Ma il personale scolastico, negli ultimi anni, ha imparato a non affidarsi alla speranza.

Aumento stipendi: cosa si prevede

Per la parte economica che riguarda i salari, sono a disposizione oltre 2 miliardi, che permetteranno un aumento del 3,8% degli stipendi. In altre parole, i 90 euro lordi menzionati sopra. Un aumento che non raggiunge affatto le tre cifre.

Gli arretrati sono ancora da quantificare, ed è difficile pensare che si otterrà quanto richiesto dai sindacati, anche in questo caso. Qualche cambiamento potrebbe arrivare da altri provvedimenti:

  • la contrattualizzazione della didattica a distanza
  • le novità per i coordinatori di classe, dipartimento o tutor dei neoassunti, previste nell’atto di indirizzo
  • la formazione incentivata per i docenti, in formula premiale.
  • la riformulazione degli ordinamenti e la revisione stipendiale, per i compiti del personale Ata e la valorizzazione dei Dsga.