Aumenti stipendiali per i docenti precari relativi al periodo antecedente l’immissione in ruolo: la Corte di Cassazione, attraverso la nuova Ordinanza N. 21231/2022, ha accolto la richiesta del Ministero dell’Istruzione in merito alla prescrizione quinquennale della domanda del docente precario riguardante gli incrementi stipendiali maturati nel periodo pre immissione in ruolo.
Precari, domanda pagamento differenze retributive periodo pre immissione in ruolo entro 5 anni: Ordinanza Corte di Cassazione
Come riporta l’edizione odierna del quotidiano economico ‘Italia Oggi’ (martedì 19 luglio), il docente precario che intenda reclamare il pagamento delle differenze retributive, riguardante gli aumenti di stipendio maturati nel periodo pre immissione in ruolo, dovrà tassativamente proporre la propria domanda entro 5 anni: trascorso tale periodo, infatti, tale diritto sarà soggetto a prescrizione.
La Corte di Cassazione, infatti, ha dato ragione del Ministero dell’Istruzione in merito alla prescrizione quinquennale di tale diritto spettante ai precari, rispetto a quella decennale stabilita dalla Corte di appello.
Il Ministero dell’Istruzione ha presentato ricorso nei confronti della decisione della Corte di appello, contestando il giudizio di quest’ultima riguardante la ‘natura risarcitoria del credito vantato anziché quella retributiva’.
Secondo la Corte di Cassazione, infatti, ‘nell’impiego pubblico contrattualizzato, la domanda con la quale il dipendente assunto a tempo determinato, invocando il principio di non discriminazione nelle condizioni d’impiego, rivendica il medesimo trattamento retributivo previsto per l’assunto a tempo indeterminato soggiace al termine quinquennale di prescrizione previsto dall’articolo 2948, nn. 4 e 5 c.c., il quale decorre, anche in caso d’illegittimità del termine apposto ai contratti, per i crediti che sorgono nel corso del rapporto lavorativo dal giorno della loro insorgenza e per quelli che si maturano alla cessazione del rapporto a partire da tale momento’.