Avanza la procedura per le assunzioni a tempo indeterminato per l’a.s 2022/2023, e crescono i dubbi da parte dei tanti aspiranti. Il timore principale è infatti quello di imbattersi in una provincia o in una sede scolastica troppo lontana. Se da un lato però non si vorrebbe rinunciare al ruolo, dall’altro lo si vorrebbe in un qualche modo ‘congelare’.
Ma è possibile questo modus operandi? Cerchiamo di fare chiarezza in merito.
Rinvio presa di servizio e differimento
Per chi si stesse ponendo questa domanda, la risposta è negativa: il ruolo non può essere in alcun modo ‘congelato’. Non è infatti possibile nè rinviare la presa di servizio nè chiedere il differimento all’anno successivo.
L’unica possibilità concessa è la richiesta del differimento di qualche giorno, qualora ci fossero comprovate motivazioni e giustificati motivi. Il dirigente scolastico, in presenza di questi elementi, potrà concedere il rinvio della presa di servizio, solitamente non oltre le 48 ore.
Assunzioni e aspettativa non retribuita
L’unica possibilità che permette di mantenere il ruolo rimandando l’anno di prova è l’aspettativa non retribuita (ex art.18 comma 1 del CCNL 2006/2009), che però presuppone dapprima la presa di servizio.
Questa forma di aspettativa prevede il mancato percepimento dello stipendio, interruzione dell’anzianità di servizio e mancata maturazione dei contributi, ma la conservazione del posto.
Può essere richiesta laddove sussistano motivi personali o familiari rilevanti, oppure motivi di lavoro (“al fine di svolgere l’esperienza di una diversa attività lavorativa o per superare un periodo di prova” come precisato dal comma 3 del citato articolo). Resta poi nella discrezionalità del DS valutare se accettare o meno la richiesta.