Supplenze per l’anno scolastico 2022/23, il Ministero dell’Istruzione ha incontrato i sindacati in videoconferenza per illustrare i contenuti della nuova circolare annuale sulle supplenze. Con l’occasione, le organizzazioni sindacali hanno appreso dal Direttore Generale, Filippo Serra, l’intenzione ministeriale di aprire la finestra temporale utile per la presentazione delle domanda di assunzione dalla I fascia sostegno e delle domande per l’attribuzione degli incarichi di supplenza (da GAE e GPS) dal 2 al 16 agosto.
Domande supplenze da GAE e da GPS dal 2 al 16 agosto: i sindacati non sono d’accordo
I sindacati hanno espresso la loro contrarietà di fronte alle intenzioni ministeriali. In particolar modo, ANIEF, attraverso i segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha esposto diverse criticità legate alla tempistica scelta dal Ministero dell’Istruzione.
In primis, il fatto che le GPS siano ancora in via di pubblicazione oltre alle assegnazioni provvisorie che sono ancora da definire; in più, è stata sottolineata la contemporaneità delle nomine da ‘call veloce‘ oltre all’assenza di un quadro completo dei posti disponibili. È stato ribadito il diritto del personale docente a conoscere tutti questi elementi prima di procedere all’inserimento delle preferenze online.
ANIEF ha chiesto un’importante modifica al sistema, modifica riguardante i docenti inseriti in GaE con riserva che potranno scegliere direttamente nella domanda di rinunciare alla supplenza da GaE per partecipare solo alle nomine da GPS.
ANIEF chiede massima trasparenza nelle operazioni
Sono state chieste altre modifiche alla bozza della circolare. ‘Tra le tante segnalazioni espresse dal nostro sindacato – ha dichiarato Chiara Cozzetto – la necessità di garantire trasparenza alle operazioni, con pubblicazione sistematica sui siti degli uffici scolastici degli esiti delle supplenze e dei singoli turni, nonché la necessità di garantire che almeno fino al 31 dicembre tutte le eventuali ulteriori disponibilità siano assegnate attraverso ulteriori turni di nomina che prevedano l’utilizzo del sistema informatizzato o convocazioni in presenza, evitando – come in alcune province è stato fatto lo scorso anno, il coinvolgimento diretto delle scuole con modalità che non hanno garantito la sincronia delle operazioni e la necessaria trasparenza nell’assegnazione degli incarichi residui che – evidenziamo – in alcune province ha riguardato diverse centinaia di posti”.
Presentazione delle MAD
Un altro punto importante, su cui il Ministero è invitato a fare dietrofront, è quello rappresentato dalla possibilità di presentare domanda di messa a disposizione anche da parte di chi risulta inserito nelle GPS, considerando che, negli ultimi due anni scolastici, il Ministero ha concesso le deroghe a tale disposizione al fine di agevolare le scuole nella ricerca dei docenti che, in molti casi, si è rivelata alquanto problematica.
Sanzioni per abbandono di servizio
In relazione all’inasprimento delle sanzioni in caso di abbandono di servizio (dal prossimo anno è prevista l’impossibilità di stipulare ulteriori contratti da GAE, GPS e Graduatorie d’istituto per tutto il periodo di validità delle stesse e non solo per l’anno scolastico di riferimento), ANIEF ha ribadito tutta la propria contrarietà, evidenziando come sia necessario, quanto meno, prevedere che le sanzioni di cui all’art. 14 dell’O.M. non si applichino o vengano revocate ove le dimissioni siano dovute a giustificati motivi. Su tutti questi aspetti il Ministero si è riservato di approfondire e valutare.
Spezzoni pari o inferiori a 6 ore
In merito agli spezzoni pari o inferiori a 6 ore, da assegnare prioritariamente al personale precario con diritto al completamento e in subordine ai docenti già in servizio fino a un massimo di 24 ore, ANIEF ha chiesto di specificare che ogni dirigente scolastico debba garantire l’emanazione di un’apposita circolare che espliciti modalità e termini di presentazione delle istanze nonché i criteri di priorità nella loro attribuzione.
“Abbiamo chiesto anche – ha precisato Marco Giordano – che sia garantito un periodo massimo entro cui le scuole concludano la verifica dei titoli e dei servizi dichiarati dai docenti al primo incarico assegnato, per evitare – come troppo spesso accade – che la verifica arrivi ad anno scolastico inoltrato, con conseguente danno alla continuità didattica per gli alunni e alla possibilità di stipulare nuovi contratti con il punteggio corretto per i docenti”.