Gps
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Affidare l’aggiornamento delle graduatorie ad un sistema informatico non solo evidentemente non è indice di affidabilità, ma costringe anche gli uffici scolastici competenti a dover risolvere problemi aggiuntivi la cui mancata risoluzione può mettere a rischio lo stesso futuro lavorativo dei malcapitati insegnanti. Questo è quanto sta accadendo in queste ore.

Molte delle Gps pubblicate imperversano di errori, e a quanto pare non riportano perfino nominativi di insegnanti già presenti in graduatoria nel biennio precedente che hanno correttamente inoltrato l’aggiornamento tramite l’istanza presentata entro il 31 maggio scorso.

Questo è quanto è accaduto ad un’insegnante precaria che aveva presentato la domanda delle Gps presso la provincia di Genova, che ci ha inoltrato la propria lettera di sfogo, e che pare non essere un caso isolato.

Gps, tra criticità e incertezza lavorativa

Riportiamo di seguito la lettera pervenutaci:

“per noi insegnanti precari questa è un’estate particolarmente rovente, non solo a causa delle elevate temperature metereologiche, ma soprattutto perché quest’anno si sono svolte le procedure di aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze. Ad ogni aggiornamento, infatti, emergono
delle criticità enormi, comprensibili soltanto da chi si trova direttamente coinvolto in questi meccanismi.

L’istanza per la presentazione delle domande è scaduta il 31 maggio 2022 e la pubblicazione delle stesse era prevista entro il 01 agosto 2022. Tralasciando il fatto che in molte province sono state pubblicate in notevole ritardo è necessario a mio avviso sottolineare ancora una volta l’ampia presenza di errori materiali, che non sono episodici ma che si verificano puntuali ad ogni aggiornamento, soprattutto in relazione all’attribuzione dei punteggi; ma non solo.

Esistono situazioni dove l’errore è molto più grave in quanto mette a repentaglio il futuro lavorativo di moltissimi docenti precari, compreso quello della sottoscritta. Per la prima volta mi sono trovata esclusa dall’elenco della mia classe di concorso, nonostante abbia prodotto la domanda di aggiornamento entro i termini previsti e che tale domanda risulti
correttamente arrivata all’ambito territoriale competente, completa in ogni sua parte.

Nessuno ha saputo dirmi cosa fosse capitato alla mia domanda, nemmeno il gentilissimo Provveditore con il quale ho parlato personalmente stamattina, che si è subito attivato per le segnalazioni del caso; resta il
fatto che di me si sono perse completamente le tracce, molto probabilmente nei meandri dei sistemi informatici, utilizzati a partire dal 2020 ed evidentemente ancora mal funzionanti, e che, formalmente, non risulto più inserita nella graduatoria relativa alla mia classe di concorso prevalente.

Il problema si pone nella misura in cui entro il 16 agosto deve essere necessariamente prodotta l’istanza per la scelta delle sedi, dalla quale dipenderà l’attribuzione degli incarichi al 30 giugno e al 31 agosto per il prossimo anno scolastico; infatti, il rischio che non venga posto rimedio a questo errore gravissimo in tempi
utili
da consentire la presentazione di tale istanza è veramente molto alto e concreto.

Da parte delle istituzioni non ho nemmeno avuto nessuna rassicurazione in tal senso e questo aumenta in modo esponenziale il mio stato di ansia e preoccupazione attuale, comune a quello dei molti colleghi precari che in questo momento si trovano a dover fronteggiare problematiche analoghe alla mia.

Non è accettabile che in uno Stato evoluto, come dovrebbe essere quello italiano, degli onesti cittadini, degli insegnanti, debbano trovarsi ogni anno in questa situazione di incertezza professionale, in uno stato emotivo logorante e siano costretti a presentare reclami su reclami e a ricorrere all’infinito per vedersi garantire l’inalienabile diritto al lavoro, sancito dalla nostra Costituzione, per errori materiali che li
escludono dalle graduatorie o che decurtano i loro punteggi e che esulano dalle proprie responsabilità
oggettive, così come non è accettabile avere sistemi informatici che non funzionano correttamente quando vengono investiti milioni di denaro pubblico per il piano nazionale scuola digitale previsto dalla legge
107/2015.

Mi auguro che la situazione disastrosa in cui versano attualmente le GPS aggiornate venga sanata al più presto dagli organismi competenti per consentire a tutti gli interessati di partecipare all’assegnazione dei posti destinati agli incarichi annuali e alla stipula dei contratti a tempo determinato per l’a.s. 2022/2023, perché nessuno ad oggi può permettersi di stare a casa senza retribuzione, tantomeno chi risulta penalizzato da gravissimi errori commessi da altri.

Sarebbe inoltre auspicabile che la politica tutta si facesse carico della situazione e trovasse delle modalità adeguate a garantire una gestione più efficiente dei sistemi di aggiornamento e della risoluzione delle problematiche di questo tipo e che anche le sigle sindacali più rilevanti contribuiscano fattivamente a evitare che, in un prossimo futuro, la tempistica fra la pubblicazione di queste graduatorie e la
presentazione delle istanze per la scelta delle sedi sia così ristretta, in modo tale da dare un margine più ampio per la correzione di quegli errori che immancabilmente si verificano a ogni aggiornamento e che inevitabilmente provocano stati di ansia e preoccupazione a un’intera categoria di lavoratori.

Ringrazio per la cortese attenzione e porgo i miei più cordiali saluti.

Sara Gori – Insegnante precaria”