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Il decreto Aiuti bis entra in vigore oggi 10 agosto 2022 e tra i suoi provvedimenti include il taglio del cuneo fiscale, che significherà un aumento nella busta paga dei lavoratori. Un provvedimento molto atteso, chiesto da più parti. Ma cosa significherà nel concreto? La misura quale importo porterà nelle tasche del lavoratore medio?

Taglio del cuneo fiscale: in cosa consiste

Il cuneo fiscale è la somma delle imposte dirette e indirette e dei contributi previdenziali che incidono sul costo del lavoro. Il taglio del cuneo fiscale nel Decreto Aiuti bis è pari all’1,2%, e si somma al taglio dei contributi pari allo 0,8%, già introdotto lo scorso gennaio.

Abbiamo quindi un taglio complessivo pari ad un 2%, a tutela dei redditi medio-bassi, dato che riguarda solo i contribuenti che incassano non più di 35mila euro lordi all’anno (2.692 euro mensili).   

Alla riduzione corrisponde, di fatto, l’aumento dello stipendio del lavoratore ma non andrà a pesare sui trattamenti pensionistici del futuro.  

Retroattività della misura agevolativa

La misura è da intendersi come retroattiva – da luglio a dicembre 2022 – e ad un lavoratore medio spetteranno circa 100 euro lordi in più in busta paga (in totale). Parliamo di un aumento tra i 10 e 20 euro in più al mese. Non è posi così alto, rispetto al rumore che ha suscitato.   

Il testo in Gazzetta Ufficiale