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Stipendi insegnanti, il sottosegretario al ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso, è intervenuto per commentare le dichiarazioni rilasciate dal segretario del Partito democratico, Enrico Letta, nel corso di una trasmissione televisiva in onda su Rai 3, ‘Filo rosso’.

Sasso risponde a Letta: ‘Umilmente chiedo al segretario PD di portare rispetto agli insegnanti’

Enrico Letta ha dichiarato: ‘Mi prendo l’impegno: se vinciamo, a fine legislatura, gli insegnanti saranno pagati con una retribuzione che sarà la media di quella degli altri insegnanti europei. È una cosa che vorrei fortissimamente per la fine della legislatura, nel 2027. L’Italia è uno dei Paesi che paga gli insegnanti di scuola media o superiore di meno di tutti gli altri. O meglio – ha sottolineato il segretario del Partito democratico – all’inizio della carriera è un pochino meno, poi, andando avanti, negli altri Paesi lo stipendio cresce. In Italia praticamente resta uguale’.

Rossano Sasso ha replicato così alle parole dell’esponente dem: ‘A Enrico Letta chiedo con la massima umiltà di portare rispetto agli insegnanti, che non sopportano più di essere presi in giro dal PD, un partito che prima di fare qualsiasi promessa dovrebbe chiedere scusa al nostro personale docente, educativo ed Ata. 

‘Il PD dovrebbe chiedere scusa’

‘Chiedere scusa per aver partorito mostri come la buona scuola, con i suoi famigerati algoritmi; per aver avallato il precariato, rendendolo cronico e rifiutando qualsiasi forma di stabilizzazione proposta dalla Lega; per aver inventato concorsi assurdi che non valutano la qualità di un docente ma solo la capacità di sfornare nozioni; per aver prestato il fianco a sprechi di denaro pazzeschi come le centinaia di milioni per i famigerati banchi a rotelle o le mascherine che puzzavano’.

‘Potrei proseguire a lungo con l’elenco e gli insegnanti lo sanno bene. Ma Letta e il PD – si chiede Sasso – pensano davvero di poter parlare alla comunità scolastica come se niente fosse? Per fortuna in tanti hanno ormai aperto gli occhi e in queste ore stanno rispondendo per le rime alla sinistra. Quella sinistra che un tempo aveva il monopolio elettorale del mondo della scuola, ma che proprio quel mondo ha attaccato, vilipeso, penalizzato. 

Letta – ha sottolineato l’esponente della Lega – pensi alla sua tassa patrimoniale; pensi al suo unico contenuto programmatico, vale a dire la demonizzazione degli avversari; pensi al campo largo che non c’è più, ma lasci perdere la scuola, le cui problematiche richiedono serietà, conoscenza e capacità. E, soprattutto, si ricordi che la dignità dei nostri insegnanti non si compra con una promessa in campagna elettorale. La loro fiducia si conquista negli anni’.