Ministero-Istruzione
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La Gilda degli Insegnanti, con un editoriale di Fabrizio Reberschegg, non esita a mettere in evidenza il caos che il mondo scolastico, ed in modo particolare i docenti precari, stanno vivendo sulla loro pelle. Le nuove Graduatorie Provinciali per le Supplenze, in prima pubblicazione, hanno evidenziato, ancora una volta, come due anni fa, numerosi errori, errori che stanno costringendo gli Uffici Scolastici ad effettuare nuove verifiche e a ripubblicare gli elenchi. Per non parlare dei concorsi con i test a crocette, diversi dei quali hanno presentato risposte sbagliate con tutte le conseguenze del caso sulle Graduatorie di Merito.

Graduatorie Provinciali per le Supplenze e GM concorsi, il Ministero dell’Istruzione nel ‘pallone’

Fabrizio Reberschegg, nel suo editoriale, punta il dito sullo ‘smantellamento degli ex Provveditorati agli Studi‘, il quale ‘ha provocato solo danni come dimostrano gli errori nelle graduatorie GPS e nelle procedure concorsuali. La logica del decentramento legato all’autonomia scolastica voluta da Bassanini e Berlinguer ha indebolito gli uffici territoriali e ora se ne vedono le conseguenze’. Viene messo in evidenza come, anno dopo anno, la macchina organizzativa messa in piedi dal Ministero dell’Istruzione si stia rivelando inadeguata, proprio a motivo di scelte politiche che hanno voluto inseguire ‘il mito dell’autonomia scolastica‘.

La Gilda degli Insegnanti ha posto l’accento sull’indebolimento degli Uffici territoriali, con i vari ministri che si sono succeduti a Viale Trastevere che hanno voluto puntare su un”organizzazione leggera’, basata soprattutto su un’informatizzazione delle procedure che si pone come obiettivo quello di ‘snellire’ le pratiche. Da qui la ‘creazione’ di algoritmi affidati a piattaforme spesso inadeguate. Viene sottolineato il fatto che basta sbagliare la spunta di una casella per andare incontro a conseguenze disastrose oltre al fatto che molti docenti hanno dovuto fare i conti con i ‘frequenti crash del sistema informatico del Ministero dell’Istruzione‘. 

‘È una strada da percorrere – scrive Fabrizio Reberschegg – ma solo con investimenti adeguati nell’informatizzazione e nella semplificazione delle procedure. Non è una strada da imporre senza dare ai destinatari la possibilità concreta di rettifiche, modifiche legittime, rimostranze. Paradossalmente in tanti casi la compilazione cartacea di alcuni moduli era più efficace’.

Sarebbe opportuno, in ogni caso, chiedere al Ministero che vengano date risorse di organico e competenze agli Uffici Territoriali e agli USR, in modo tale da liberare le segreterie delle scuole da ‘compiti che non sanno e possono gestire responsabilmente’.

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