Anno scolastico 2022/23, il 31 agosto prossimo cesserà ufficialmente l’applicazione delle norme emergenziali: come si rientrerà a settembre dietro i banchi di scuola? Quali norme comportamentali occorrerà seguire per prevenire i contagi? Il ritorno a scuola sarà ‘quasi normale’: si potrà entrare in classe anche con il raffreddore e in buono stato di salute. Riepiloghiamo le direttive che, almeno inizialmente (e salvo peggioramento della situazione), si dovranno seguire.
Anno scolastico 2022/23, le nuove regole per il rientro a scuola degli studenti
Il rientro a scuola a settembre non prevede più l’utilizzo della mascherina che, tuttavia, resta obbligatoria per i soggetti più fragili (alunni e personale scolastico). Niente più obbligo vaccinale: quindi, a settembre, i docenti che non si sono sottoposti a vaccinazione potranno tornare regolarmente nelle aule per svolgere attività di insegnamento.
Se uno studente dovesse risultare positivo, basterà il tampone negativo al termine dell’isolamento previsto dalle regole generali (dieci o sette giorni a seconda della situazione vaccinale) per poter rientrare in classe. L’accesso a scuola sarà vietato solo a chi evidenzia sintomi respiratori acuti, vomito, diarrea, perdita di gusto e olfatto, cefalea intensa. Con sintomi di lieve entità (un semplice raffreddore) e in buone condizioni generali, si potrà entrare a scuola e restare in classe. Se l’alunno è di età superiore ai 6 anni, dovrà indossare la mascherina (chirurgica o Ffp2) fino a quando i sintomi saranno scomparsi; dovrà igienizzarsi le mani e seguire l’etichetta respiratoria.
Le autorità sanitarie, per contrastare la diffusione dei contagi Covid, puntano soprattutto sull’igiene, sulla sanificazione dei locali e sui frequenti ricambi d’aria frequenti, sperando naturalmente che il quadro epidemiologico non peggiori. Potranno essere presi in considerazione (come misura integrativa) eventuali dispositivi aggiuntivi di sanificazione, purificazione e ventilazione delle aule e dei locali scolastici.
Purtroppo, non sarà rinnovato (salvo eventuali nuove disposizioni) l’organico aggiuntivo Covid (55mila contratti tra docenti e personale Ata). Magra consolazione per tutti questi lavoratori l’arrivo del bonus 200 euro: per poterne beneficiare occorre fare domanda all’Inps entro il 31 ottobre.
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, qualora si dovesse andare incontro ad un aumento generale dei casi, si potranno adottare misure più severe, come il ritorno al distanziamento di un metro (laddove questo naturalmente sia possibile a motivo delle condizioni logistiche e strutturali), turni a mensa (e consumo delle merende rigorosamente al banco), aumento della frequenza della sanificazione periodica, ingressi scaglionati ed utilizzo generalizzato della mascherina (in posizione statica e/o dinamica).
Le regole sopra elencate, naturalmente, saranno valide in mancanza di nuovi interventi normativi da parte del governo.