Algoritmo supplenze
Algoritmo supplenze

Nomine supplenti per l’anno scolastico 2022/23, anche quest’anno l’algoritmo ministeriale sta producendo ‘errori seriali in tutte le province‘. Lo sottolinea Flc-Cgil in una nota informativa pubblicata nelle scorse ore. In buona sostanza, si stanno ripetendo le storture già riscontrate durante la procedura informatizzata dello scorso anno.

Nomine supplenze 2022/23, l’algoritmo del Ministero sta producendo errori seriali in tutte le province

Flc-Cgil sottolinea come il Ministero dell’Istruzione abbia provveduto a convocare i sindacati per discutere del funzionamento della procedura informatizzata solamente l’ultimo giorno utile prima dell’avvio delle operazioni di inoltro delle domande: a quel punto, risultava impossibile qualsiasi intervento correttivo al software. Il fatto di aver avuto tutto il tempo per correggere l’algoritmo e non averlo fatto viene considerato una grave disattenzione.

Gli aspiranti supplenti, infatti, hanno presentato domanda totalmente al buio, senza avere la possibilità di conoscere i posti disponibili. La realtà è che ora ci si trova di fronte a graduatorie piene di errori e attribuzioni di incarichi altrettanto discutibili, soprattutto per quanto concerne il sostegno.

Ecco perché, scrive il sindacato di Francesco Sinopoli, ‘si stanno ripresentando puntualmente errori e storture che già lo scorso anno avevamo segnalato’ ovvero:

  • somma di più spezzoni, fino a raggiungere un numero di ore adeguato a garantire un salario dignitoso che consenta alle persone di vivere dignitosamente lavorando. Il software ancora crea problemi nel sommare spezzoni, che gli Uffici scolastici dovranno realizzare “manualmente”;
  • il rispetto dell’ordine di graduatoria e la corretta applicazione delle precedenze previste dalla legge 104/1992: il sistema ha infatti applicato le precedenze in modo indiscriminato, facendo scavalcare persino persone collocate in graduatorie che hanno chiaramente una priorità, come nel caso dei docenti specializzati scavalcati sui posti di sostegno da chi non ha la specializzazione;
  • la corretta applicazione delle riserve di legge per il personale con invalidità civile e altre riserve previste dalla legge: il software ha trattato le riserve senza rispetto di graduatorie diverse fasce diverse, tanto che docenti senza specializzazione hanno avuto la supplenza su posto di sostegno mentre docenti specializzati non sono stati nominati.

Nella nota viene sottolineato che si tratta di ‘errori seriali, riscontrati in tutte le province’. Da qui la necessità di un urgente intervento del Ministero dell’Istruzione in quanto l’esigenza di assegnare le supplenze prima dell’inizio della scuola non può ‘calpestare anni di lavoro, sacrifici e rispetto delle regole che per anni sono stati costruiti con sacrificio dei lavoratori e impegno del sindacato’.