La campagna elettorale sta in un qualche modo influenzando l’approvazione delle misure al vaglio del Parlamento. A seguito del mancato accordo dei partiti sugli emendamenti presentati al Decreto Aiuti Bis (se ne contano ben 400!) l’esame al Senato è slittato alla prossima settimana.
Per quanto riguarda la scuola le proposte di modifica vertono su tematiche importanti che contemplano, oltre la figura del docente esperto (di cui se ne chiede la cancellazione), anche la conferma dell’organico Covid e l’ampliamento della platea degli inseriti nella graduatoria del concorso straordinario bis della secondaria, ma non solo. Tra gli emendamenti viene anche contemplata la questione dei docenti non vaccinati sospesi.
Docenti non vaccinati sospesi senza stipendio
Ricordiamo la storia dei docenti che non hanno adempiuto all’obbligo vaccinale. Dapprima erano stati sospesi senza stipendio, per poi poter rientrare a scuola ad aprile senza però poter svolgere attività didattiche, non potendosi ritrovare in alcun modo a contatto con gli alunni.
Questo anno scolastico è iniziato invece senza la previsione di una reintroduzione del citato obbligo, quindi gli insegnanti senza alcuna dose di vaccino potranno entrare nelle aule e tenere regolarmente lezione. Molti degli interessati hanno però avviato ricorsi per vedersi corrispondere un risarcimento danni con riferimento al periodo di mancata retribuzione. La giurisprudenza si è mostrata finora discordante, non seguendo una linea omogenea. Quel che è certo è che ad oggi non è stato riconosciuto nessun diritto a titolo di ristoro e nessun assegno alimentare.
Anche la richiesta di un fondo per i docenti non vaccinati sospesi tra gli emendamenti al Decreto Aiuti Bis
Tra gli emendamenti presentati al Decreto Aiuti Bis troviamo anche quello a prima firma Granato (Italia Sovrana e Popolare), che prevede lo stanziamento di un fondo pari a 200 milioni di euro volto a supportare tutti i docenti sospesi che non avevano adempiuto all’obbligo vaccinale.
La senatrice infatti, durante il periodo in cui imperversavano green pass, green pass rafforzato e obbligo vaccinale, non ha mai nascosto la sua vicinanza ai docenti ‘ribelli’, mostrandosi contraria ad ogni forma di restrizione. Con il citato emendamento ha voluto dunque, in un qualche modo, prevedere una forma di risarcimento.
Riportiamo di seguito il testo della proposta di modifica n.38.6, che insieme agli altri emendamenti attende la discussione in Senato:
“Sostituire il comma 1 dell’art.38 con i seguenti:
«1. I commi da 14 a 17 dell’articolo 47 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, sono abrogati.
2. Per l’anno 2022 è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze un fondo con una dotazione di 200 milioni di euro destinato a supportare il personale docente sospeso dall’esercizio della professione ai sensi dell’articolo 4-ter.2 del decreto-legge 1º aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76, e successive modificazioni e integrazioni.».
Conseguentemente, sostituire la rubrica con la seguente: «(Misure di sostegno al personale docente sospeso dall’esercizio della professione)».”