Con le immissioni in ruolo 2022/23 si è riusciti a fare peggio dello scorso anno. Lo riferisce la UIL scuola, che riporta i numeri del Ministero. Restano vacanti circa 52.000 posti come docente, a cui vanno aggiunti 200.000 supplenti. Le assunzioni con contratti a tempo indeterminato sono:
- 35.773 per i docenti,
- 9 mila per il personale ATA.
Immissioni in ruolo 2022/23 docenti: qualche numero
I posti disponibili iniziali erano più di 94.000, ma le immissioni in ruolo, come scritto sopra, sono state 35.773. Di queste, 9 mila sono posti già assegnati nel 2021 (per cui del contingente dello scorso anno). Le assunzioni annunciate dal Ministero erano 50mila (per i docenti), ma tolti i 9mila posti dello scorso anno, ne sono state fatte solo 26.717 (procedura ordinaria, GaE e Call veloce).
A queste si aggiungono i 14.642 contratti a tempo determinato, che dovrebbero essere finalizzati al ruolo nel 2023 (procedure dell’art. 59 commi 4 e 9bis del DL 73/2021), ma non sappiamo ancora se lo saranno.
Restano vacanti circa 52.000 posti per il personale docente (e ci sono 200.000 supplenti). Per riassumere, 50.415 assunzioni del personale docente così divise:
- 26.717 contratti a tempo indeterminato con procedure ordinarie (concorsi, graduatorie ad esaurimento e call veloce);
- 9.056 contratti a tempo indeterminato a seguito di procedura di assunzione dalle graduatorie per le supplenze del 2021;
- 14.642 contratto a tempo determinato finalizzati al ruolo dalle graduatorie per le supplenze (posti di sostegno 2022).
Assunzioni ATA: non va certo meglio
Che dire del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA)? Dei 27.000 posti disponibili ne son stati coperti 9.021. E tutti sappiamo quanto le scuole abbiano bisogno del personale ATA. Un totale di circa 70.000 vacanti, tra personale docente e ATA saranno coperti con personale supplente.
Il commento della UIL scuola
Il Segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, commenta: “Non sono bastate né le procedure ordinarie (concorsi e graduatorie ad esaurimento), né quelle straordinarie (come quella della I fascia sostegno delle graduatorie per le supplenze) per coprire tutti i posti. Si continuano ad ignorare i docenti con almeno tre anni di servizio e quelli inseriti nelle seconde fasce delle graduatorie per le supplenze che continuano con esperienza, e grandi sacrifici a far funzionare le scuole, con un contratto a tempo determinato che in molti casi non copre neanche tutto l’anno scolastico“.
“E intanto si annunciano nuovi concorsi attraverso un nuovo sistema di reclutamento di cui continueremo a chiedere lo stralcio – rilancia D’Aprile – mentre per quelli ancora in atto non ci sono neanche le graduatorie pubblicate”.