Stipendi docenti precari, il Tribunale di Cosenza ha riconosciuto ad una docente ricorrente il diritto alla RPD, ovvero la ‘Retribuzione Professionale Docenti‘, pari a circa 174,50 euro al mese (lordi). La Corte di Cassazione, già da tempo, ha riconosciuto tale diritto: ciò nonostante, il Ministero dell’Istruzione non ha intenzione, almeno per il momento, di rivedere la propria posizione in merito a questi emolumenti spettanti anche ai precari.
Stipendi docenti precari, Tribunale di Cosenza riconosce diritto alla RPD
In merito alla sentenza emessa dal Tribunale calabrese, la docente, assistita dagli avvocati Peppino Russo e Livia Di Cola, si è vista riconoscere la somma corrispondente e dovuta a titolo di RPD in relazione agli incarichi di supplenza svolti.
I due legali hanno spiegato come la Suprema Corte di Cassazione, confermando la piena equiparazione tra lavoratori a tempo determinato ed a tempo indeterminato, abbia decretato il diritto alla corresponsione della RPD per il personale docente e della CIA per il personale Ata che hanno lavorato per il Ministero dell’istruzione con le supplenze brevi e saltuarie.
I precari hanno diritto anche alla Carta del Docente (bonus 500 euro)
Sempre rimanendo in tema di disuguaglianza di trattamento tra i docenti di ruolo e i docenti precari, non bisogna dimenticare anche la questione legata alla Carta del Docente, ovvero il bonus da 500 euro che viene riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, per la formazione e l’aggiornamento professionale, solamente ai docenti con contratto a tempo indeterminato.
A questo proposito, basti ricordare l’Ordinanza del 18 maggio scorso, emessa dalla Corte di Giustizia della Comunità Europea dove, in buona sostanza, viene sancito il diritto alla Card del Docente anche per gli insegnanti precari che hanno sottoscritto un contratto a tempo determinato al 31 agosto o al 30 giugno o che, in ogni caso, raggiungano i 180 giorni di lavoro durante l’anno scolastico.Â