cattedre nel deserto
cattedre nel deserto

Continuano gli errori dell’algoritmo e i ritardi da parte di alcuni Usp nell’assegnazione degli incarichi annuali da Gps. Nonostante infatti le recenti dichiarazioni rassicuranti del Ministro Bianchi e del Premier Draghi, la scuola non è iniziata senza caos. Molte cattedre risultano ancora scoperte e imperversano rettifiche e ripubblicazioni, creando difficoltà ai docenti precari coinvolti e agli studenti senza insegnante.

In particolare sembra essere il Lazio la regione maggiormente ‘colpita’ dai disguidi. E ora anche le principali sigle sindacali intendono far sentire la propria voce sostenendo il malcontento degli insegnanti precari.

Quale situazione si sta presentando

Ciò che si sta verificando vede sicuramente un funzionamento inefficiente da parte dell’algoritmo, che non sembra sempre assegnare le cattedre sulla base delle preferenze espresse. E, come se non bastasse, gli errori si sono spinti fino ad attribuire posti in realtà già assegnati a tempo indeterminato.

A seguito di questa situazione molti docenti si sono trovati appesi ad un filo, in attesa di capire quella che sarebbe stata la loro sorte lavorativa. Su più fronti si sta infatti chiedendo un ritorno alle convocazioni in presenza.

‘Cattedre nel deserto’, i sindacati indicono un presidio davanti all’Usr Lazio

Le Segreterie Regionali dei sindacati FLC CGIL – CISL Scuola – UIL Scuola RUA – SNALS Confsal – GILDA Unams hanno deciso di indire un presidio dei docenti precari delle GPS previsto per lunedì 19 settembre dalle ore 10:30 alle ore 13:00, davanti alla sede dell’USR Lazio.

Le motivazioni si fondano su un avvio scolastico senza docenti, con assegnazioni di supplenze provvisorie o cattedre totalmente scoperte, tra convocazioni rallentate oltre le tempistiche annunciate ad agosto dal Ministero ed errori nell’attribuzione dei punteggi e delle conseguenti posizioni agli aspiranti inseriti nelle Gps.