sostegno ad alunno
insegnante alunno

L’inclusione degli alunni disabili è un argomento molto delicato e la scuola ha il compito di attivare tutte le misure necessarie affinché possa realizzarsi nel migliore dei modi: purtroppo, da anni è prassi comune che proprio i docenti di sostegno spesso non ricoprano tutte le cattedre già dai primi giorni di scuola, che ogni anno scolastico in moltissimi casi cambino sede di servizio, non garantendo la continuità didattica agli studenti. Colpa di certo non degli insegnanti, ma di procedure contorte che si ripetono da troppo tempo. In molte circostanze, si verifica anche che non si assegnino per intero le ore designate all’alunno: il sindacato Anief si fa portavoce delle rimostranze delle famiglie, dichiarandosi pronto ad avviare ricorsi gratuiti.

Nessun probabile cambiamento sulle ore di sostegno da assegnare

Dal confronto emerso durante la riunione tenuta con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica è emersa la volontà di non modificare nulla del nuovo modello di PEI previsto dal Decreto 182/2020: in base a quanto riportato da ‘Orizzonte Scuola’, non dovrebbero esserci cambiamenti neanche in riferimento alla quantificazione delle ore di sostegno.

“In base alle ultime indiscrezioni, la tanto contestata quantificazione delle ore di sostegno dovrebbe restare così come previsto. Al massimo ci potrebbero essere marginali modifiche. Il tutto nell’attesa delle linee guida del profilo di funzionamento che devono ancora essere predisposte in modo definitivo e passare dai Ministeri competenti. A questo punto non è escluso che possa introdursi una disciplina transitoria in vista delle linee guida definitive relative al profilo di funzionamento”, ha commentato in un comunicato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

L’Anief è pronto con i ricorsi

“Se le cose andranno così, disattendendo le indicazioni dei tribunali, l’Amministrazione è bene che sappia che si esporrà fortemente alla possibilità di ricevere ricorsi da parte delle famiglie: ricorsi che avranno altissime possibilità di risultare perdenti per l’Amministrazione, come confermato dal Consiglio di Stato la scorsa primavera. Come Anief – ha incalzato Pacifico – abbiamo quindi deciso di patrocinare i ricorsi per far riconoscere le ore di sostegno non assegnate. Ricordo che si tratta anche di ricorsi gratuiti, che sono sempre accolti e aumentano gli organici”. Per garantire il diritto all’istruzione agli alunni disabili, infatti, il sindacato ha promosso la campagna “Sostegno, non un’ora in meno”, invitando famiglie e docenti a segnalare le ore non assegnate, richieste nel Pei e designate come posti in deroga.