Algoritmo supplenze
Algoritmo supplenze

Continua la ‘guerra’ contro l’algoritmo per le supplenze. Il sindacato USB ritorna sulla questione facendo presente che non vengono rispettate le regole delle precedenze per la Legge 104. “Nonostante le affermazioni del Ministro Bianchi e del presidente Draghi” – scrive in un comunicato – “le convocazioni e il conferimento telematico delle supplenze non sono filate lisce”. Per questo motivo ha inviato una nota al Ministero chiedendo il rispetto delle regole da sempre attuate sulle precedenze.

Supplenze e algoritmo: il rispetto delle precedenze

Il problema dell’algoritmo è stato commentato qualche giorno fa anche dal sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso. USB conclude: “Tali precedenze hanno sempre avuto valore, in perfetta coerenza e correttezza, all’interno della fascia di appartenenza. L’algoritmo invece è stato tarato in modo da non verificare le corrispondenze di fasce, creando in alcune circostanze particolari situazioni di caos. La nostra richiesta è di ripristino del rispetto, inviolabile, delle precedenze all’interno della fascia di appartenenza”.

Diversi sindacati hanno manifestato un pensiero simile al suo, chiedendo il ritorno alle convocazioni in presenza.

I docenti protestano e formano un gruppo WhatsApp

Ma le proteste arrivano anche dai diretti interessati, i docenti precari. Come segnala Ansa, è nato un gruppo su Whatsapp con circa 200 insegnanti a cui è stato dato il nome “Algotruffa”. Include i precari che non hanno ottenuto una supplenza nonostante il servizio passato e i punteggi alti. I casi narrati sono diversi, ma hanno tutti in comune una cosa: la colpa è dell’algoritmo.

Nonostante questo, per il Governo va tutto bene. La Lega ha proposto un tavolo ministeriale per risolvere i problemi.