On. Rossano Sasso
On. Rossano Sasso

Scuola e nuovo governo, mancano ormai pochi giorni alle elezioni politiche del 25 settembre e, in ambito scolastico, si sta già pensando alla figura che andrà a prendere il posto di Patrizio Bianchi nel ruolo di ministro dell’Istruzione. In un’intervista rilasciata a ‘Il Foglio’, il segretario del PD, Enrico Letta, ha confessato il proprio desiderio di potersi candidare per il ruolo, qualora riuscisse ad uscire vincitore dalla consultazione elettorale. Il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso, ha commentato le dichiarazioni del segretario del PD, Enrico Letta.

Sasso: ‘Enrico Letta nuovo ministro dell’Istruzione? Sarebbe una sciagura’

‘Secondo fonti di stampa – ha esordito l’esponente della Lega – Enrico Letta avrebbe detto di voler assumere ad interim la guida del Ministero dell’Istruzione in caso di successo elettorale. Premesso che domenica l’affermazione del centrodestra sarà netta, tale ipotesi costituirebbe una sciagura per il mondo della scuola. La sinistra tornerebbe a sventolare la bandiera della paura pandemica, imponendo immediatamente la chiusura degli istituti di ogni ordine e grado e relegando ancora una volta gli studenti in didattica a distanza. Grazie, abbiamo già dato’.

‘Letta vorrebbe guidare il Governo ed essere contemporaneamente ministro dell’Istruzione?’

‘Il fatto che Letta – precisa il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione – voglia allo stesso tempo guidare il Governo e il Ministero dell’Istruzione la dice lunga sulla considerazione che ha della scuola: una fastidiosa appendice di cui occuparsi nei ritagli di tempo. Gli insegnanti, poi, rischierebbero davvero grosso, visto che fu proprio Letta, nel 2013, a bloccare con un decreto i loro scatti stipendiali. Sempre il segretario del PD, inoltre, si è strenuamente opposto, insieme ai sodali del Movimento 5 Stelle, alla stabilizzazione dei docenti precari con almeno tre anni di servizio. Sono sicuro – conclude Sasso – che la comunità scolastica ci penserà bene prima di consegnarsi a chi le ha costantemente fatto la guerra’.