Lettera alla redazione
Lettera alla redazione

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci dai precari storici della Sicilia.

Noi, docenti precari rimasti a casa

Salve leggendo oggi il vostro articolo inerente i colleghi di sostegno che sono stati scavalcati pur essendo specializzati da questo balordo sistema di convocazione, volevo farvi notare che la stessa identica cosa è successa per chi è inserito nelle Gae posto comune primaria ed infanzia. Chi come noi, pur avendo un punteggio alto e anni ed anni di esperienza, è rimasto a casa. 

Il sistema dell’algoritmo ha operato come se fossimo un unica graduatoria ma non è così, facendoci scavalcare dalle riserve della legge 68/99 e da chi ha la 104 (personale o familiare) inserito nelle graduatorie delle Gps. Vi ricordo che chi è in Gae è abilitato all’insegnamento tramite concorso, chi è in Gps no.

Il sistema non ha per niente rispettato l’ordine di scorrimento che è ben specificato nell’Ordinanza Ministeriale (art. 2 comma 4a-b, comma 5; art. 3 comma 1) levando così a tutti noi l’opportunità di lavorare. 

Altra beffa di questo sistema e che, pur essendo stati scavalcati o passati dal sistema, adesso risultiamo rinunciatari in attesa di convocazione per supplenze brevi o saltuarie da GI. Tutto questo è assurdo, siamo tornati indietro di vent’anni a fare la gavetta. Con le convocazioni in presenza, tutto questo non sarebbe potuto accadere. Chiediamo di aver restituito il nostro diritto al lavoro e la nostra dignità di precari storici.  I precari storici della Sicilia rimasti a casa