Formazione e reclutamento
Formazione e reclutamento

La riforma del reclutamento ha predisposto un nuovo percorso per l’abilitazione dei docenti, he prevede 60 CFU. Ma sarà compito del nuovo Governo disporre il provvedimento che lo regolerà. Il DPCM che doveva definire i contenuti e la strutturazione del percorso era atteso entro il 31 luglio, ma non è stato varato. Al nuovo Governo, dunque, l’onere di disporlo.

Percorso 60 CFU: cosa definirà il DPCM?

Il provvedimento della presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) avrebbe dovuto definire riguardo al percorso del nuovo reclutamento:

  • i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 CFU/CFA, di cui almeno 10 di area pedagogica, comprendente attività di tirocinio diretto e indiretto non inferiore a 20 CFU/CFA. Per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non può essere inferiore a 12 ore. I
  • il numero di crediti universitari o accademici riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità
  • la percentuale di presenza alle attività formative necessarie per l’accesso alla prova finale
  • le modalità di svolgimento della prova finale del percorso universitario e accademico, comprendente la prova scritta e orale.

Ricordiamo che anche i 24 CFU già conseguiti saranno riconosciuti validi, fermo restando l’obbligo di svolgere almeno 10 CFU/CFA di tirocinio diretto.

Il decreto stabilirà pure i criteri per il riconoscimento di eventuali altri crediti maturati durante gli studi universitari o accademici, purché coerenti con gli obiettivi formativi.

Perché il provvedimento è in ritardo?

Il motivo del ritardo dell’uscita del DPCM, sembra essere di natura politica. Si parla di pressioni affinché i contenuti potessero andare in direzioni diverse. Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, aveva parlato di “un braccio di ferro in corso. E aveva spiegato:

Vi sono pressioni affinché il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui percorsi formativi abilitanti all’insegnamento conservi le caratteristiche del vecchio Tfa: numero chiuso (mascherato) e tirocinio pure per chi insegna da una vita.”