bonus 150 euro
Banconote 50 euro

Per ricevere il bonus 150 euro destinato a lavoratrici e lavoratori dipendenti con una retribuzione fino a 1.538 euro per il mese di novembre 2022, sarà necessaria una nuova autodichiarazione. La misura è contenuta nel Decreto Aiuti ter, pubblicato già in Gazzetta Ufficiale. La stessa procedura era prevista per i lavoratori del settore privato in occasione del bonus da 200 euro. Ma quella volta, i dipendenti pubblici erano stati esonerati. E adesso?

Autodichiarazione e bonus 150 euro: cosa deve contenere?

Vi sono molte somiglianze tra la procedura del bonus da 150 euro e quello da 200 euro. In occasione di quest’ultimo, l’INPS con il messaggio numero 2559 del 24 giugno 2022 aveva fornito il modello da utilizzare per ricevere la precedente misura di sostegno. Data la somiglianza fra le due misure, incluso lo scopo (ovvero la lotta al caro prezzi), è verosimile pensare che anche l’autodichiarazione sarà più o meno la stessa. Nella precedente occasione si doveva dichiarare di:

  • non essere titolare di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022;
  • non essere componente di nucleo familiare beneficiario di Reddito di cittadinanza (Rdc);
  • non essere destinatario/a della stessa indennità pagata da un altro datore di lavoro;
  • essere consapevole che l’indennità una tantum di 150 euro spetta ai lavoratori dipendenti aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro;
  • essere consapevole che, in caso di dichiarazioni non vere, oltre a incorrere nelle sanzioni previste, l’indennità non spettante sarà recuperata.

La documentazione, probabilmente, anche questa volta andrà presentata al datore di lavoro. Che dire dei dipendenti pubblici?

Dipendenti pubblici e nuovo bonus: lo ricevono in automatico?

La nuova indennità una tantum contro il caro prezzi spetta anche ai lavoratori pubblici, tra cui docenti e ATA (sempre che soddisfino il requisito legato al tetto di reddito). In occasione del bonus da 200 euro, il Decreto semplificazioni aveva chiarito che i beneficiari dipendenti pubblici erano esonerati dalla presentazione dell’autodichiarazione.

Nell’articolo 36 del DL n. 73/2022 si legge che “l’individuazione dei beneficiari avviene mediante apposite comunicazioni tra il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) nel rispetto della normativa, europea e nazionale, in materia di protezione dei dati personali. I dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui al primo periodo non sono tenuti a rendere la dichiarazione prevista dall’ultimo periodo del medesimo articolo 31, comma 1”.

Nel testo del DL Aiuti ter che prevede il nuovo bonus 150 euro, non c’è nessuna precisazione al riguardo. Non si fa nessuna distinzione tra lavoratori dipendenti pubblici e privati. All’art 18 si legge: “Ai lavoratori dipendenti… tale indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16.”

La FLC CGIL in un articolo del 29 settembre ricorda che la norma precedente non prevedeva l’autodichiarazione per i dipendenti pubblici. Per cui, la questione resta ancora da chiarire.