Validazione Gps
Validazione Gps

Sappiamo come l’aggiornamento delle Gps, come avvenuto nel biennio scorso, porti con sé una serie di step che consentono di verificare se chi si iscrive o chi aggiorna abbia i titoli di accesso per permanervi e abbia dichiarato informazioni veritiere. Ecco perché la sola validazione da parte dell’Usp di riferimento avvenuta all’atto di presentazione delle domande non è sufficiente.

Le graduatorie sono state pubblicate quest’estate in maniera definitiva, consentendo comunque reclami e rettifiche. Nonostante ciò, in molte province, risultano ancora con errori. Le nomine sono state comunque avviate e per alcune classi di concorso devono ancora concludersi. Ma, una volta ottenuto l‘incarico dalle Gps, a chi spetta l’ulteriore controllo dei titoli dichiarati?

Gps, la validazione da parte della prima scuola in cui si prende l’incarico

La validazione di cui stiamo parlando avviene dopo il controllo effettuato dagli Usp con l’ausilio delle scuole polo incaricate.

Una volta ottenuta la nomina spetterà all’istituto scolastico, presso cui si stipula il primo contratto, effettuare le ulteriori operazioni di controllo di quanto dichiarato nella domanda delle Gps. Se il controllo avrà esito positivo il ‘responso’ verrà inviato all’Usp ai fini della convalida definitiva. Se invece il controllo avrà esito negativo ne verrà data comunicazione all’Usp per procedere alle dovute rettifiche.

Dell’esito ne viene data comunicazione anche al docente interessato tramite PEC.

Va inoltre precisato che la verifica puntuale di tutti i titoli di accesso e di tutti i servizi viene effettuata nei confronti di chi non era iscritto nelle Gps nel biennio precedente o comunque non ha lavorato da Gps; mentre per chi ha solo aggiornato le citate graduatorie e aveva già ottenuto la convalida nei due anni trascorsi, la validazione si concentrerà solo sui nuovi titoli e sui nuovi servizi dopo il 6 agosto 2020.

Quale documentazione fornire alle scuole

Nello svolgere i dovuti controlli le scuole potranno chiedere agli interessati di fornire tutta la documentazione comprovante quanto dichiarato nella domanda delle Gps. Non basterà quindi la semplice autocertificazione.

Gli istituti dovranno infatti avere a disposizione i documenti che attestino i titoli di accesso, accademici, professionali, culturali, artistici e di servizio dei docenti relativamente a tutte le classi di concorso per le quali gli stessi risultano iscritti nelle GPS.