Supplenze da GAE e GPS, il caos che ha accompagnato la procedura informatizzata per il conferimento degli incarichi a tempo determinato deve indurre, quanto meno, ad una riflessione, alla luce dei numerosissimi errori di assegnazione che sono stati rilevati un po’ ovunque, su tutto il territorio nazionale. Se da una parte i sindacati hanno chiesto al Ministero dell’Istruzione l’accesso agli atti per conoscere il software, e dunque la funzionalità dell’algoritmo che ha gestito la procedura informatizzata delle nomine da Gps e causato gravi criticità e numerosi contenziosi, dall’altra continuano a partire petizioni per un immediato ripristino delle convocazioni in presenza.
Supplenze, petizione sindacale chiede il ripristino della modalità di convocazione da GAE e GPS in presenza
Le segreterie provinciali di Palermo dei sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, Snals Confsal e FGU Gilda Unams hanno indetto una petizione a favore dei precari storici penalizzati dal funzionamento dell’algoritmo in sede di convocazioni per le supplenze da GAE e GPS.
Nel testo riguardante la petizione, viene sottolineato come i docenti precari storici non hanno potuto ricevere l’incarico di supplenza in quanto hanno dovuto compilare la domanda “al buio” senza conoscere le disponibilità, in pieno agosto, senza avere la possibilità di ripetere la scelta al secondo turno conoscendo le disponibilità note.
Alcune sedi, non disponibili al primo turno e magari espresse dai docenti, si trovano disponibili adesso ma molti docenti sono già stati considerati rinunciatari per non aver espresso, per esempio, gli spezzoni in prima battuta e quindi non vengono più considerati possibili destinatari di incarichi di supplenza.
È un sistema iniquo e non funzionale – affermano i sindacati – che calpesta la dignità dei precari della scuola, che ormai non riescono nemmeno a comprendere gli esiti delle pubblicazioni e non accettano l’annullamento di fatto delle fasce delle graduatorie a causa dell’assegnazione unica dei posti che vengono assegnati ai riservisti al di là, appunto, della fascia di appartenenza e anche del titolo nel caso dei posti di sostegno.
Se questo sistema genera tanta disapprovazione – sottolinea la petizione – è meglio tornare alle convocazioni in presenza, oppure garantire più tempo per compilare le domande, garantire la conoscenza delle disponibilità prima della scelta, far ripetere la scelta delle sedi ad ogni turno di convocazione, conoscendo, appunto, le disponibilità, rispettare le fasce (GAE, GPS I fascia, II fascia, incrociate) per ogni convocazione e passare alle altre dopo l’esaurimento della precedente e quindi chiarire prima la consistenza del contingente delle riserve per fascia di competenza.
Solo così si potrà ripristinare un po’ di serenità per tantissimi docenti precari, che da anni insegnano nella scuola dello stato italiano, garantendo la stabilità del sistema.
Chiediamo a tutti i docenti, di ruolo e non, a tutti i lavoratori che credono nella dignità del lavoro e nel rispetto della dignità dei lavoratori stessi, al di là delle procedure di reclutamento adottate, di sottoscrivere questa petizione per richiedere un il ritorno delle convocazioni in presenza stante l’attuale sistema non funzionale.
Qui di seguito riportiamo l’indirizzo relativo alla nuova petizione che è stata lanciata e che, al momento in cui stiamo scrivendo, ha già raggiunto quasi 4mila firme.
https://www.change.org/p/ripristino-della-modalit%C3%A0-di-convocazione-per-le-supplenze-da-gae-e-gps-in-presenza