CCNL 2019/21 scuola
Rinnovo Contratto

Ancora tutto tace sul rinnovo contrattuale del comparto Istruzione e ricerca: nonostante i buoni propositi del presidente dell’ARAN Antonio Naddeo di concludere il prima possibile, l’attesa per i lavoratori della scuola, docenti e ATA, continua, a fronte del vertiginoso aumento del costo della vita. Nel frattempo, però, il governo uscente ha varato nuovi provvedimenti e firmato decreti per cui si impiegheranno cospicue risorse che sarebbero potute servire per rinnovare il contratto della scuola: il sindacato UIL lancia l’allarme.  

Il rinnovo contrattuale sembra irraggiungibile

Nonostante le pressioni degli ultimi mesi da parte dei sindacati e di alcune parti politiche, ad oggi, i lavoratori della scuola non hanno ottenuto ancora il tanto atteso rinnovo contrattuale, scaduto ormai da troppo tempo: tra tutti i comparti della pubblica amministrazione, quello dell’istruzione è l’unico a non aver concluso ancora la trattativa.

I lavori, ripresi lo scorso 7 settembre dopo la pausa estiva, sono, infatti, fermi e si ragiona ancora sui temi dei profili professionali: non si è giunti a nessun accordo ponte fortemente richiesto dal sindacato Anief. Le cifre, al momento, previste per l’incremento complessivo per il personale docente si aggirano intorno al 4,22%,  pari ad un importo di euro 102,08 mensili lordi, aumento irrisorio se rapportato ai livelli inflazionistici attuali.

Il sindacato Uil Scuola ha sottolineato che, così facendo, il rinnovo del contratto si allontana sempre di più: “Stiamo discutendo di sanzioni, di compiti, di obiettivi, ma di risorse da mettere sul tavolo, niente. Invece di aggiungere, si usano le risorse disponibili, in ordine sparso”, ha denunciato Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua.

L’allarme lanciato dalla Uil Scuola

In un comunicato, il sindacato ha sottolineato come le risorse per il rinnovo contrattuale strada facendo vengono destinate ad altri provvedimenti: “È già successo: quasi 2 miliardi di euro destinati alla scuola scostati dai fondi del PNRR. E si prosegue: 300 milioni del budget a disposizione per il rinnovo del contratto di lavoro del personale della scuola, altri 28 milioni dal fondo di istituto vengono destinati ad altro”.

Mentre il governo uscente si è impegnato nel trovare soluzioni, seppur momentanee, per cercare di tutelare i bilanci delle famiglie, per quanto riguarda l’istruzione si sta procedendo in modo inverso: si prelevano fondi per distribuirli a pochi. Più precisamente, D’Aprile ha segnalato l’impiego di:

  • 30 milioni per premiare quanti permangono nella scuola per almeno 5 anni per realizzare la continuità didattica che secondo le nostre proiezioni riguarderà meno del 3% dei docenti;
  • 28 milioni per pagare i docenti che surrogano i dirigenti scolastici mancanti nelle scuole affidate in reggenza e per la lotta al Covid;
  • 270 milioni per rimpinguare il fondo di istituto finalizzato alla valorizzazione del personale”.

Tutti fondi che riguardano la scuola e i suoi lavoratori.