Gli stipendi dei dipendenti, fino a dicembre, vedranno il raddoppio del taglio del cuneo fiscale, applicato nei primi sei mesi del 2022. L’articolo 20 del Decreto Aiuti bis prevede il taglio dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro. Mentre nei primi sei mesi dell’anno era dello 0,8%, adesso sale al 2%. Quali cifre aspettarsi in più in busta paga?
Taglio del cuneo fiscale 2022 fino a dicembre: cosa sapere
Per i periodi luglio-dicembre 2022 è previsto un incremento dell’esonero contributivo, già previsto dalla Legge di Bilancio 2022 (legge n.234 del 30 dicembre 2021). La riduzione dei contributi da luglio a dicembre 2022 sale al 2%, con un conseguente incremento delle retribuzioni nette.
Possono beneficiarne i lavoratori dipendenti (ad esclusione dei lavoratori domestici) con una retribuzione imponibile mensile, su tredici mensilità, che non superi i 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. L’Inps ha già emanato la nota con istruzioni e chiarimenti. Ricordiamo che tutti coloro che sono amministrati da NoiPA, dovranno attendere la comunicazione del portale che riguarda l’applicazione dell’esonero contributivo.
Art. 20 decreto legge 9 agosto 2022 n. 115 (decreto Aiuti bis)
Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, la norma dice:
1. Per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresi la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è incrementato di 1,2 punti percentuali. Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al primo periodo, resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
2. Agli oneri derivanti dal comma 1, valutati in 1.181,4 milioni di euro per l’anno 2022 e in 526,6 milioni di euro per l’anno 2023, che aumentano, ai fini della compensazione degli effetti in termini di indebitamento netto, a 1.654 milioni di euro per l’anno 2022, si provvede, quanto a 348,6 milioni di euro per l’anno 2022 e a 139,4 milioni di euro per l’anno 2023 e, in termini di indebitamento netto, a 488 milioni di euro per l’anno 2022, mediante le maggiori entrate derivanti dal comma 1 e quanto a 832,8
milioni di euro per l’anno 2022 e a 387,2 milioni di euro per l’anno 2023 e, in termini di indebitamento netto, a 1.166 milioni di euro per l’anno 2022 e a 54 milioni per l’anno 2023, ai sensi dell’articolo 43.