Sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito
Sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito

FMOF (Fondo Miglioramento Offerta Formativa), nelle ultime ore il Ministero dell’Istruzione e i sindacati hanno definito l’ipotesi di CCNI sui criteri di ripartizione alle scuole delle risorse finanziarie relative al “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” (FMOF) relativo all’anno scolastico 2022/23. Il fondo è destinato alla retribuzione delle attività aggiuntive del personale scolastico (personale docente, educativo ed ATA).

FMOF 2022/23, Ministero Istruzione e sindacati hanno definito l’ipotesi del CCNI

Come sottolineato da una nota informativa pubblicata da Flc-Cgil, complessivamente, le risorse a disposizione sono le stesse dell’anno scorso, ovvero 800.860.000 euro. Inoltre, sono stati confermati anche i criteri di riparto alle scuole. Il Ministero dell’Istruzione, a breve, provvederà a comunicare alle singole istituzioni scolastiche l’importo esatto del FMOF relativo all’anno in corso.

Svolta nella trattativa sul Fondo Miglioramento Offerta Formativa

La trattativa – come sottolinea il sindacato guidato da Francesco Sinopoli – ha trovato uno sbocco positivo dopo che il Ministro dell’Istruzione, a seguito delle forti obiezioni dalle varie sigle sindacali in occasione dei precedenti incontri, ha formalmente richiesto al Dipartimento della Funzione Pubblica che le risorse aggiuntive stanziate dalla legge di bilancio 2022 e destinate alla valorizzazione della professionalità e al salario accessorio docente (340 milioni di euro circa) non confluiscano nell’attuale FMOF ma siano oggetto di apposita regolazione in sede di rinnovo del CCNL che ne dovrà finalizzare l’utilizzo.

Flc-Cgil ha dato atto al Ministero dell’Istruzione di aver accolto le richieste formulate dai sindacati favorendo così la definizione di un accordo che, da una parte, permette di inviare quanto prima le risorse alle scuole per avviare la contrattazione d’istituto finalizzata ad attribuire i compensi accessori al personale scolastico; d’altra parte, consente di poter regolare nella sede più opportuna, ovvero al tavolo con l’Aran per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse aggiuntive stanziate nella legge di bilancio 2022.