Malfunzionamenti algoritmo
Malfunzionamenti algoritmo

Che l’algoritmo sia la causa di molteplici errori nell’assegnazione degli incarichi da Gps non è una novità. Quest’anno però pare essersi superato. E a dimostrarlo sono state le moltissime richieste e lamentele pervenute ai vari uffici scolastici provinciali. Ma siamo sicuri che tutto sia da ricondurre solo all’algoritmo e non anche agli ‘addetti ai lavori’?

Ciò che è emerso sembra comunque imputare i malfunzionamenti, specialmente in alcune province, al tipo di preferenza espressa dagli aspiranti, che porterebbe l’algoritmo a scavalcare alcuni insegnanti in favore di altri.

Inevitabile dunque il malcontento e la richiesta di intervento.

Atteso il parere del Ministero dell’Istruzione sul funzionamento dell’algoritmo

Come abbiamo riportato nelle scorse ore anche le principali sigle sindacali sono volute intervenire per chiedere di porre rimedio ai malfunzionamenti dell’algoritmo. E a tale scopo hanno voluto incontrare il Ministero dell’Istruzione.

Quest’ultimo, nella riunione di oggi, si è riservato di pronunciarsi nelle prossime settimane. Non sappiamo dunque allo stato attuale se saranno riconosciuti gli errori lamentati e quali migliorie saranno apportate per il prossimo anno scolastico, considerando i suggerimenti forniti in occasione dell’avvenuta riunione.

L’espressione della preferenza puntuale prevale sul punteggio?

Come ha riferito alla testata ‘Orizzonte Scuola’ Enrico Bianchi, segretario nazionale di UIL Scuola Rua, è emerso un bug (su cui già erano sorti dubbi da parte dei diretti interessati) che porterebbe ad attribuire l’incarico annuale prima a chi ha scelto la sede scolastica, anche se con punteggio inferiore rispetto a chi ha scelto, ad esempio, il comune.

In pratica l’algoritmo tenderebbe, almeno secondo quanto riscontrato in alcune province, a privilegiare gli aspiranti che hanno espresso preferenze puntuali anziché generiche, senza dare importanza al punteggio.